Tansu la terribile, signora degli scandali

Il declino della prima donna che ha guidato il Paese e ha reso possibile il governo islamico Il declino della prima donna che ha guidato il Paese e ha reso possibile il governo islamico Tansu la terribile, signora degli scandali Nuova bufera sull'ex premier turco: «Ha fatto spiare i generali» UN'ACCUSA AL GIORNO LW ROMA ™ EX ministro degli Esteri turco, Tansu Ciller, avrebbe fatto mettere sotto controllo i cellulari dei vertici militari per indebolire le forze armate e crearsi una milizia personale. E' questa l'ultima accusa alla donnaministro, contestata protagonista della vita politica turca da dieci anni. I particolari del «complotto» contro i militari (tradizionali custodi del modello istituzionale laico di Atatùrk) ci sono tutti: la Ciller avrebbe incaricato il ministro dell' Interno, Meral Aksener, di ordinare ai capo dei servizi della polizia, Bulent Orakoglu, di spiare i vertici dello Stato Maggiore con il fine di creare una fronda interna alle forze armate. Il vaso di Pandora delle accuse alla Ciller si è riaperto all'indomani della caduta del governo dell'i. unico Necmettin Erbakan, che proprio lei aveva reso possibile con i suoi voti. Infatti la nomina, al posto di Erbakan, di Mesut Yilmaz, leader del partito della Madrepatria, ha rimesso in sella il più acceso avversario della Ciller, già fautore in Parlamento di un'inchiesta sulla corruzione. Ora quell'inchiesta parlamentare può riprendere il cammino. I «files» che scottano sono tre: ricorso alle «squadre della morte» contro la guerriglia curda, protezione politica agli interessi della mafia, occultamento di fondi frutto di traffici illeciti. Dopo tanti sospetti, il prestigio di «Tansu la terribile», prima donna-premier del suo Paese dal 1993 al 1996, iniziò a vacillare a causa di un autogol. Fu lei che, nei giugno del 1996, tradendo l'elettorato moderato del suo partito della Retta Via rese possibile il governo Erbakan in cambio dell'insabbiamento dell'inchiesta parlamentare che l'accusava di corruzione. Ammettendo di non volersi sottoporre all'indagine, Tansu Ciller avvalorava i sospetti di chi le aveva imputato di aver accumulato, assieme al marito Ozer, miliardi di lire turche in traffici illeciti sin dagli Anni Settanta, quando i due sposini vissero negli Stati Uniti mettendo da parte in breve tempo almeno 50 milioni di dollari. Pochi mesi dopo l'autogol in Parlamento, un banale incidente automobilistico aggiungeva altri particolari. A Susurluk, nel Sud della Turchia, morivano nella stessa auto il super-ricercato boss della mafia turca Adbullah Catli e Hussein Kogadac, cui la Ciller aveva affidato la guerra senza quartiere contro i curdi. Ma c'era anche un terzo passeggero, Sedat Bucak, unico sopravvissuto, membro dei partito della Ciller e leader dei «guardiani dei villaggi»: la milizia personale di 15 mila uomini attorno alla quale, proprio secondo le ultime rivelazioni, la Ciller avrebbe voluto creare un suo «esercito». Nasce così la pista che porta a una Gladio turca che la stessa Ciller avrebbe illegalmente finanziato - secondo il deputato Dogu Perincek - «in quanto agente della Cia». Dopo l'incidente di Susurluk il ministro degli Interni, Mchmet Agar, si dimette denunciando «molte misteriose esecuzioni» durante il triennio della Cil¬ ler. Al suo posto si insedia un'amica di Tansu, Meral Aksener, la stessa accusata ora di aver fatto spiare i generali. Nei confronti di Bucak e Agar c'è un'inchiesta per le «squadre della morte», 0 traffico di droga e altri crimini. Ma «Tansu la terribile» - capelli castani, occhi verdi e una scintillante Bmw bianca - ha sempre respinto seccamente ogni accusa. Anche quando, lo scorso aprile, le venne chiesto di spiegare come poteva aver fatto a ereditare da sua madre pensionata un milione di dollari: «Li aveva sotto il cuscino», rispose. A non convincere sono anche i tanti acquisti della famiglia Ciller, gestiti dall'onnipresente marito Ozer che, ad esempio, nel 1992 pagò 1,2 nùlioni di dollari mia proprietà nel New Hampshire. Ozer è un vero mistero. Maritoombra dalle nozze nel 1963, ac- cettò di prendere il nome della moglie per accondiscendere ai desideri del suocero-patriarca. Da allora Tansu e Ozer hanno formato un tandem formidabile: vanno insieme negli Usa e tornano miliardari, conquistano i nuovi ricchi di Istanbul e, all'inizio degli Anni Novanta, si dividovo i ruoli. Lei, economista, punta alla politica; lui, banchiere, pensa agli affari. Così inizia la loro ascesa. «Tansu la terribile» nel giro di tre armi passa da anonimo consulente dell'Associazione degli industriali turchi a primo ministro. Ci riesce inserendosi nella rivalità fra i due leader della destra: Turgut Ozal e Suleyman Demirel. Seduce Demirel denunciando i «disastri» del presidente Ozal, spinge Demirel alla premiership e quindi alla presidenza, ma è allora che, con un colpo di mano, gli si ribella contro nel partito della Retta Via, imponendosi a sorpresa come primo ministro. Demirel cede e la Ciller diventa inarrestabile: scatena la rissa in Parlamento, licenzia 17 ministri su 20, promette soldi ai più poveri facendo il verso a Evita Perón, indossa la gonna sopra il ginocchio e si copre religiosamente il capo. Accentra, comanda, difende i diritti deiturcofoni da Baku a Sarajevo, si batte per la Turchia nella Nato e nell'Unione Europea e, infine, ordina di ricorrere a «ogni mezzo» per eliminare la guerriglia curda del Pkk. Sembra il premier più adatto per la Turchia dei militari; ma poi arriva l'inchiesta, cade nelle braccia di Erbakan, e ora la sua sorte politica appare segnata. Con il marito accusato perfino di traffico di armi nucleari. 1 Maurizio Molinari La vecchia inchiesta per corruzione era stata insabbiata in cambio dell'appoggio del suo partito a Erbakan Un'alleanza di ferro con il marito (che ha preso il cognome di lei) per traffici sospetti che hanno fruttato miliardi L'ex primo ministro turco Tansu Ciller con il marito Ozer (che ha preso il cognome della moglie): la signora è al centro di una serie di scandali dai quali sinora è uscita indenne. Nella foto piccola, una parata militare