Scalfaro-pds, torna il gelo

Scalf aro-pdS/ torna il gelo Scalf aro-pdS/ torna il gelo «Prematuroparlare diprorogatio» nale è passato quasi inosservato, diversa è la questione della proroga del mandato presidenziale, su cui si discute da qualche giorno a Montecitorio, tanto più dopo le dichiarazioni sulla Bicamerale che il capo dello Stato ha fatto l'altro ieri e che a qualcuno sono parse come un'implicita critica al lavoro della commissione. Anche la sottolineatura della vittoria di Fini, da parte di Scalfaro, è stata letta in quest'ottica. Tant'è vero che lo stesso presidente di An ha accolto quelle parole tiepidamente: «Scalfaro - è stato il ragionamento che a questo proposito Fini ha fatto ai suoi - in questo modo ha probabilmente cercato di sparigliare la situazione: dipingendo noi come vincenti, infatti, alcuni potrebbero essere indotti a contrastare il progetto costituzionale della Bicamerale». Alla Camera, anche ieri, tra i capannelli dei deputati non si faceva altro che parlare di Scalfaro. Delle sue esternazioni e dell'ipotesi di una proroga del mandato. Spiegava il forzitalista Peppino Calderisi: «D'Alema ha sparato contro la "prorogatio" e ha fatto bene: lo abbiamo capito che è una cosa che vuole Scalfaro. E prolun¬ gargli il mandato di qualche mese, se ve ne fosse sul serio il bisogno, non sarebbe un dramma, ma affrontare il problema adesso e magari prevedendo tempi lunghi per la "prorogatio" è tutt'altra cosa». Il «bicameralista» pidiessino Tonino Soda osservava: «La proroga non è un problema attuale: se l'accordo tiene in Parlamento si va avanti rapidamente. Questa è la nostra posizione». Diliberto se l'è presa prima con le esternazioni di Scalfaro («Non può parlare di un progetto che prevede anche la riforma della presidenza della Repubblica»), poi ha aggiunto: «L'articolo 86 della Costituzione prevede che le funzioni del Capo dello Stato, nel caso lui non possa adempierle, sono esercitate dal presidente del Senato. Quindi se slittano i tempi c'è Mancino e non c'è bisogno di nessuna proroga». E sull'utilizzo dell'articolo 86 concordava anche Paolo Armaroli, di An. Sembra perciò di capire che se «prorogatio» ci sarà, verrà utilizzata solo una modica quantità di «cemento armato costituzionale». Maria Teresa Meli