Harun, maestro di cinema di Daniele Cavalla

Da stasera al Massimo quindici film del tedesco Farocki Da stasera al Massimo quindici film del tedesco Farocki Harun, maestro di cinema Vita quotidiana e politica, i suoi temi Una lezione di cinema puro e di economia politica. Con queste parole Luis Skorecki, critico dell'autorevole «Cahiers du cinema», ha definito anni fa l'opera di Harun Farocki, regista tedesco al centro della rassegna che si apre questa sera al Massimo Tre (via Montebello 3). Organizzata da Goethe Institut, Museo Nazionale del Cinema e Archivio Cinematografico della Resistenza, «La guerra delle immagini: il cinema di Harun Farocki» propone sino a sabato 12 luglio quindici pellicole girate dall'autore di Berlino, da gran parte della critica internazionale accomunato a maestri come Jean-Luc Godard, Alexander Kruge e Guy Debord. Si tratta di opere non convenzionali, in cui il regista affronta argomenti di attualità come lo sviluppo dei mass media e determinati fatti politici, nonché vari aspetti di vita quotidiana, con un linguaggio cinematografico che raccoglie l'eredità di Brecht e del cinema d'avanguardia e d'autore tipico di Fritz Lang e Cari Dreyer. La rassegna s'inaugura questa sera alle 21,30 con la proiezione di uno dei film più importanti del regista: «Qualcosa inizia a vedersi». La storia, trasferita sul grande schermo nel 1981, racconta di due innamorati che parlano della guerra del Vietnam e la analizzano attraverso le immagini televisive e cinematografiche. Gli interpreti principali sono Bruno Ganz («L'amico americano», «La marchesa Von O»), Anna Mandel e Harmut Bitomsky. L'ingresso, questa sera, è libero. Proiezione in lingua originale con traduzione simultanea. Domani sera viene invece proposto alle 20,30 «Come vivere nella Repubblica Federale Tedesca» realizzato nel 1990 dall'ex critico e docente di cinema e basato su montaggio di filmati educativi, venerdì alle 17 è previsto «Videogrammi di una rivoluzione» girato cinque anni fa e dedicato alla rivoluzione romena che causò la caduta del regime di Ceausescu, sabato alle 20 il film «Fra due guerre» a cui segue il cortometraggio «Il gusto della vita». Tutti i film inseriti nella retrospettiva «La guerra delle immagini: il cinema di Harun Farocki» vengono proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese. I biglietti d'ingresso costano 7 mila lire. Daniele Cavalla Il regista berlinese Harun Farocki

Luoghi citati: Berlino, Repubblica Federale Tedesca, Vietnam