Evasione dell'Iva per miliardi

Accusate 4 ditte Accusate 4 ditte Evasione dell'Iva per miliardi Evasione dell'Iva per otto miliardi tramite una ditta «fantasma» e uno stratagemma fiscale che consentiva un concorrenziale abbattimento dei prezzi. E' la truffa ai danni dello Stato scoperta dai funzionari della dogana di Bologna, che indagavano nel settore del commercio internazionale di componenti per personal computer. L'inchiesta, partita da una verifica fiscale nei confronti della ditta Techtronic Italia di Bologna, è stata condotta dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Spinosa, che ha chiesto il rinvio a giudizio per Fabio Ansaloni, 30 anni, bolognese; Mario Rondolino, 59 anni, nato a Biella e residente a Torino, considerato promotore dell'associazione a delinquere; Silvia Garbacelo, 45 anni, della Multimedia Progetti, e Carlo Tornasi Canova, 59 anni, della Microline, entrambi torinesi («Non c'entriamo nulla»); Roberto Di Chiara, 35 anni, palermitano, residente a Modena, rappresentante legale della Multimedia Srl e della Multimedia Italia Editori. Per l'accusa, la frode è opera di quattro ditte di Torino - Multimedia Progetti, Multimedia, Multimedia Italia Editori e Microline, con sede in un castello -, con la complicità della Techtronic, che riceveva ed emetteva fatture, arrivando ad un giro d'affari di 40 miliardi. Le ditte comperavano componenti pc in Paesi europei dove l'Iva non si paga al momento dell'acquisto ma al momento della rivendita. La merce veniva fatturata alla Techtronic, che emetteva fatture nei confronti delle ditte di Torino. In questo modo la Techtronic applicava l'Iva al momento della rivendita fasulla alle imprese torinesi senza versare all'erario l'imposta incassata.

Persone citate: Carlo Tornasi Canova, Fabio Ansaloni, Giovanni Spinosa, Mario Rondolino, Roberto Di Chiara, Silvia Garbacelo

Luoghi citati: Biella, Bologna, Italia, Modena, Torino