Tra la carta nascosti 170 milioni

In uno sgombero In uno sgombero Tra la carta nascosti 170 milioni Per i vicini di casa V.M. era un uomo un po' strambo, uno di quelli che non passa giorno che non si incrociano sul pianerottolo mentre, barcollando, salgono i gradini di casa trasportando enormi buste di plastica traboccanti di carte, cartine, giornali, riviste, libri. Anno dopo anno, V.M, ha riempito le tre stanze dell'appartamento di via Principessa Clotilde, inarrestabile collezionista e inguaribile amante della carta in tutte le sue manifestazioni. Da ieri, V.M. per i vicini di casa è ancora più strambo. Stanchi di dover sopportare gli odori particolari che inequivocabilmente, da tempo, filtravano dall'appartamento dell'«indigente» («anche un po' malato, sì, con qualche difficoltà a parlare con gii altri, uno un po' così...»), i condomini hanno telefonato ai vigili urbani, che hanno informato il settore sanità del Comune, che ha mobilitato l'Amiat. L'operazione recupero carta è cominciata alle 8, alla presenza di un parente. Rivista dopo rivista, giornale dopo giornale, quintale dopo quintale, sono sparite colonne e pilastri cartacei, sono riemerse le pareti. E lì, nel mare di fogli datati Anni Trenta e Quaranta, fra copertine con i volti sorridenti di giovanissimi Mike Bongiorno e Fausto Coppi, sono stati trovati «i foglietti»: buoni postali per un valore di 170 milioni di lire. V.M. non è rimasto sorpreso quanto i vigili e quanto gli operatori ammucchia-carta dell'Amiat: quelli, dopo tutto, erano «foglietti» come altri, come cento altri, come mille altri, come un milione di altri. Per lui valevano semplicemente perché erano un «pezzo» della collezione. E' stato convinto, a fatica, a depositarli in banca.

Persone citate: Fausto Coppi, Mike Bongiorno