«Mister Stranamore» è accusato di rapina

Sono accusate di aver chiesto soldi in cambio del rilascio dei permessi di soggiorno, ma loro negano Processo rinviato per Angelo Chiancone «Mister Stranamore» è accusato di rapina Prima udienza ed è subito rinvio al processo contro Angelo Chiancone, più noto a Settimo come «mister Stranamore», accusato di rapina ad una prostituta. La donna, una jugoslava, non si è presentata in aula, come non si era mai presentata ai vari confronti chiesti dall'imputato, e così, in attesa di rintracciarla, il processo è slittato ad ottobre. Geni Doni, così si chiama la prostituta, era stata notata dai carabinieri di Settimo, con il viso gonfio e vistose ecchimosi. In caserma aveva raccontato di essere stata avvicinata quattro giorni prima, il 9 maggio '96, da un giovane su una Bmw: «Gli ho chiesto 50 mila lire in anticipo, ma lui ha reagito con schiaffi e pugni. Mi ha preso anche le 500 mila lire che avevo nella borsetta. Sono riuscita però a prendere la targa dell'auto». In caserma poi aveva riconosciuto in fotografia il Chiancone. Questi, difeso dagli avvocati Antonio Mencobello e Oreste Verazzo, era finito in carcere, ma aveva respinto l'accusa: «Non ero io. Mi trovavo al lavoro in quelle ore».

Persone citate: Angelo Chiancone, Antonio Mencobello, Chiancone, Mister Stranamore, Oreste Verazzo

Luoghi citati: Settimo