E scoppiato l'lncubo-Ferrari di Cristiano Chiavegato

La vittoria della «rossa» in Francia ha messo sotto pressione le scuderie inglesi La vittoria della «rossa» in Francia ha messo sotto pressione le scuderie inglesi E' scoppialo llncubo-Ferrari Williams, Benetton e McLaren: vietato sbagliare Mezzo Gran Premio d'Inghilterra si gioca da oggi a Silverstone. Con una settimana d'anticipo, saranno impegnate in tre giorni di test tutte le migliori squadre. La Ferrari è presente con due vetture (il «muletto» che era in Francia e ima inviata espressamente da Maranello) e due piloti, Schumacher e Irvine. Lo scopo principale delle prove è quello di trovare l'assetto ottimale delle monoposto per la nona gara del Mondiale, che fra l'altro segnerà esattamente il giro di boa della stagione. Dopo i recenti successi, Todt e i suoi uomini non vogliono perdere il vento favorevole. Ma il compito sarà molto difficile, per diversi motivi. Primo: il circuito di Silverstone è quello nel quale i team inglesi effettuano per tutto l'anno la maggioranza dei loro collaudi. Secondo: il tracciato è stato ulteriormente modificato rispetto al '96 per cui i dati raccolti in gara dalla Ferrari lo scorso anno non hanno più validità. Terzo: nelle uniche prove effettuate con la F310B sulla stessa pista, dal 27 al 29 maggio, Schiffitifù distaccato da Villeneuve di due secondi netti. In mezzo, equamente distanziate, c'erano nell'ordine Jordan, Benetton e McLaren. Ora la situazione è cambiata. Maranello ha sicuramente recuperato a livello di prestazioni. Tuttavia l'arma in più per la Scuderia in questo momento sono le due vittorie consecutive ottenute in Canada e Francia. Sul piano pratico e anche su quello psicologico Williams e soci sono sotto pressione. Un'altra sconfitta, in casa, sarebbe un disastro. Potrebbe ricordare quella che il 15 luglio 1990 inflisse loro Prost guando guidava la «rossa». Il francese si aggiudicò la gara con un distacco notevole su Boutsen (allora alla Williams) e Senna (McLaren). In quell'occasione la Ferrari ottenne anche la pole position per merito di Nigel Mansell, che rimase in testa per 25 giri e poi fu costretto al ritiro. E potrebbero essere proprio i rivali, in preda al nervosismo, ad aiutare la Ferrari. A parte il fatto che nel frattempo le F310B sono certamente diventate più competitive, da poter comunque conquistare qualche punto (un podio e un piazzamento sarebbero firmati in anticipo anche dal presidente Montezemolo), non si può dire che la Wilhams stia attraversando il suo periodo migliore. Dopo aver vinto quattro gare su otto disputate (tre con Villeneuve e una con Frentzen) il team campione ha dato qualche segno di cedimento. Non a livello di prestazioni, anche se Schumacher ha portato via le ultime due pole position e altrettanti primi posti, ma in fatto di sicurezza e serenità. La Williams non è mai stata tenera con i propri pfloti. Non per nulla ha cacciato Mansell, Prost e Hill, cioè i tre campioni mondiali in carica. E mal sopporta anche il rapporto con Jacques Villeneuve. Il canadese pretende di agire per proprio conto, vorrebbe imporre ai tecnici le proprie idee e soluzioni, senza scambi di informazioni con Frentzen. E' una strada pericolosa che potrebbe essere la chiave di volta di un progressivo declino. Ci sono poi le ambizioni di Benetton e McLaren, grandi deluse di questo campionato. E quelle di team emergenti come Jordan e Prost. Tutti in difficoltà e nello stesso tempo tutti affamati, con la speranza dì agguantare una vittoria. Insomma la Ferrari può sperare in ima battaglia d'Inghilterra fratricida oltre che nei propri mezzi. E le prime avvisaglie di questa sfida si avranno in questi giorni di prove, cronometri alla mano. Si aspettano segnali positivi. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Canada, Francia, Inghilterra, Maranello, Silverstone