La punizione dello Spirito Santo«Troppi pasticci, vi lascerò un idioma solo»

La punizione dello Spirito Santo La punizione dello Spirito Santo «Troppipasticci, vi lascerò un idioma solo» LI resteranno solo 3250 idio! « mi? Ma sono anche troppi, per I quello che hanno da dirsi!». II Così riflette un comune uten" I te ferroviario sulla tratta, poniamo, Torino-Genova o Milano-Firenze, mentre squillano in continuazione i telefonini. «Sono a Ronco Scrivia, ha chiamato Gustavo?... Ah, no, beh, niente, chiamalo magari tu e digli, niente, che dopo lo chiamerò io». E' così che s'è ridotto, l'idioma; qualsiasi idioma. Difficile non augurarsi che col tempo spariscano tutte le lingue, in senso anche materiale, mediante sbrigativi forbicioni, zac, zac, zac. Costretti alla gestualità essenziale dei muti, i soli che si salvano dal vaniloquio, riteniamo. E ci chiediamo se sia mai stato calcolato il tasso di intelligenza tra i non-par¬ lanti; dev'essere altissimo, superiore a quello di qualsiasi altro gruppo umano. A meno che anche tra loro si siano diffusi gli sbrodolamenti via Internet. I 3250 idiomi minacciati di estinzione non ci impressionano. Migliaia di altri idiomi si sono persi nella notte dei tempi e con quelli che restavano a galla i poeti, qua e là, sono sempre riusciti a mettere insieme dei versi, spesso meravigliosi. Un Omero salterà sempre fuori in qualche oggi inconcepibile angolo della Terra. E a tutti gli altri basteranno poche frasi fatte, come già del resto accade in treno e in tv, in letteratura, in politica, ovunque. Si arriverà per successive eliminazioni a una lingua unica, a un pidgìn globale? Potrebbe essere per un in¬ tervento divino, ma al negativo. Lo Spirito Santo discende su di noi e invece di donarci la padronanza di tutti gli idiomi ce ne lascia uno solo: ecco, avete parlato e pasticciato abbastanza, adesso arrangiatevi con questa pappa omogeneizzata. Sacrosanta decurtazione. Piccoli gruppi di eretici, perseguitati dalla polizia, si riunirebbero nelle cantine a parlare «come una volta». Riesumerebbero alla meglio frammenti dei linguaggi perduti, imparerebbero tra inciampi e strafalcioni a dirsi finalmente di nuovo in italiano, in francese, in turco: «Ha chiamato Gustavo? Ah, no, beh, niente». Cario Frutterò Franco Lucenti ni

Luoghi citati: Firenze, Milano, Ronco Scrivia, Torino