I «Ligrestini» al vertice Sai

Ciani è l'altro vice. Nel comitato esecutivo Paolo e Giulia Maria Ciani è l'altro vice. Nel comitato esecutivo Paolo e Giulia Maria I «Ligrestini» al vertice Sai A Jonella la vicepresidenza MILANO. Una Sai sempre più targata Ligresti e che si tinge di rosa. Alla vicepresidenza della compagnia assicurativa che resta guidata da Carmelo Caruso sale infatti la trentenne Jonella Ligresti, figlia di Salvatore, mentre gli altri due fratelli, Giulia Maria e Paolo (cooptato in consiglio la scorsa settimana) entrano nel comitato esecutivo. Un chiaro segnale che il «patron» della Premafin, pur se costretto dalla condanna definitiva per il caso Eni-Sai ad abbandonare ufficialmente la guida della compagnia assicurativa, non intende far uscire la famiglia dalla stanza dei bottoni. Ma la riunione del consiglio di amministrazione di ieri, oltre a sancire l'ingresso in forze dei giovani Ligresti ha dato spazio anche alle banche creditrici del gruppo. Diventa infatti vicepresidente della Sai - come da previsioni della vigilia - anche Carlo Ciani, presidente della Premafin, uomo di fiducia di Mediobanca e garante appunto degli istituti che vantano crediti nei confronti della stessa Premafin. Oltre al presidente, ai due vicepresidenti e a Paolo e Maria Giulia Ligresti nel comitato esecutivo siedono da ieri anche Vincenzo La Russa e Antonio Talarico, entrambi considerati vicini alla famiglia Ligresti. Le nuove nomine al vertice riflettono in sostanza la posizione dei due precedenti vicepresidenti che affiancavano Salvatore Ligresti e che non sono stati riconfermati in consiglio dall'assemblea di giovedì scorso: da una parte un membro della famiglia come Antonino Ligresti e dall'altra un «garante» del sistema creditizio come Tommaso Addario. La soluzione di sostanziale equilibrio trovata con le due vicepresidenze dovrebbe mettere a tacere le insistenti voci di dissensi che si erano rafforzate giovedì quando, dopo l'assemblea degli azionisti, il consiglio di amministrazione non fu convo¬ cato come di consuetudine, ufficialmente perché mancava il presidente della Gan, uno dei maggiori azionisti della compagnia. Ma resta da vedere come proprio le banche creditrici, alle quali Ciani ha lanciato all'as¬ semblea Premafin una sorta di «Sos», invitandole con forza a sottoscrivere il piano di salvataggio presentato da Mediobanca, valuteranno questa mossa che sembra rendere più difficile una possibile cessione della Sai. Salvatore Ligresti

Luoghi citati: Jonella, Milano