Sentenza di morte per l'insulto a Maometto

La condanna dallo sceicco di Al-Azhar, al Cairo. Bombe sui soldati israeliani, due feriti La condanna dallo sceicco di Al-Azhar, al Cairo. Bombe sui soldati israeliani, due feriti Sentenza di morte per l'insulto a Maometto Hebron in fiamme dopo i poster-caricatura del Profeta TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Nella casbah di Hebron, in Cisgiordania, la gente ha avuto ieri un momento di sbigottimento quando in pieno giorno ha udito una esplosione molto più potente di quella delle bottiglie incendiarie cui gli abitanti palestinesi e i soldati israeliani si sono ormai assuefatti in due settimane di disordini quotidiani. Si tratta della nuova arma degli irriducibili palestinesi, decisi ad espellere dalla città gli ultimi 450 coloni ebrei e i militari israeliani che li proteggono: un nonnaie tubo da idraulici, chiuso alle due estremità, pieno di esplosivo e di frammenti di metallo, che dai tetti della casbah viene lanciato dagli scugnizzi dell'Intifada con la medesima facilità con cui indirizzano sassi e bottiglie molotov contro le abitazioni dei coloni. A cento metri dal Beit Hadassah - una palazzina fortificata in cui vivono alcune famiglie di coloni - due soldati studiavano ieri in un vicolo la situazione, protetti dalla parete di una casa, quando il micidiale ordigno è esploso loro fra le gambe ferendoli entrambi. Un cameraman arabo, appostato di fronte, ha ripreso la scena e ha registrato l'urlo di dolore di uno dei soldati, rimasto ferito in modo grave. Mezz'ora dopo è volato verso i militari israeliani un altro ordigno, che non ha provocato vittime. Complessivamente, contro i soldati dislocati a Hebron e contro i coloni sono stati lanciati nelle ultime due settimane sette di quegli ordigni, oltre a centinaia di bottiglie incendiarie. 1 dimostranti palestinesi feriti in questa guerra strisciante da proiettili rivestiti di gomma o intossicati da gas lacrimogeni sono più di duecento. All'origine dell'ultima fiammata di violenze c'è l'affissione su una ventina di saracinesche di negozi arabi di Hebron, avvenuta sabato, di un provocatorio disegno in cui il profeta Maometto appare nelle sembianze di un maiale suino impegnato a scrivere il Corano. Malgrado le autorità israeliane - a partire dal capo di Stato Ezer Weizmann e dal premier Benjamin Netanyahu - abbiano subito espresso sdegno per l'offensivo poster, nell'opinione pubblica islamica la collera è dilagata ben oltre i confini dei Territori. Espressioni di dolore e di indignazione sono giunte da vari Paesi arabi, mentre al Cairo lo sceicco della Moschea al-Azhar, Mohammed Tantawi, una della massime autorità religiose (generalmente moderata) del mondo islamico, ha emesso una fatwa, una condanna a morte come avvenne per Rushdie, contro l'autrice del disegno: Tatiana Susskin, 26 anni, originaria della Russia, ex studentessa dell'Istituto di Belle Arti Betzalel di Gerusalemme, estremista di destra. «Non mi pento affatto - ha detto la ragazza dopo essere stata fermata per sei giorni dalla polizia - i caricaturisti arabi disegnano cose ben peggiori nei confronti degli ebrei e nessuno li ha mai molestati». La prima reazione dei palestinesi si è manifestata nel recinto del cimitero ebraico di Hebron, dove si sono avuti tre incendi dolosi negli ultimi tre giorni. La lapide della tomba di un importante rabbino, Eliahu David Ash, è stata mandata in frantumi. Ancora una volta i due integralismi che si confrontano a He- bron, la città dei Patriarchi, rischiano di far precipatare la situazione in tutti i Territori Occupati proprio mentre - dietro le quinte - incontri politici ad alto livello hanno posto le premesse della ripresa delle trattative israelo-palestinesi, sospese quattro mesi fa. Nel corso degli incontri - a cui hanno preso parte i ministri israeliani Yitzhak Mordechai (Difesa) e Ariel Sharon (Infrastrutture nazionali), i generali Herzl Ghedj e Shaul Mofaz, e i dirigenti palestinesi Nabil Shaath e Mahmud Abbas - ha preso forma un compromesso basato sulla graduale ripresa della cooperazione fra i rispettivi servizi di sicurezza. Gli israeliani hanno mostrato comprensione verso le necessità palestinesi di inaugurare al più presto a Dahanyeh quello che sarà noto come 1'((Aeroporto internazionale di Gaza». La pista e l'edificio sono già pronti: manca l'assenso di Gerusalemme alle misure di sicurezza necessarie per impedire l'ingresso di persone sgradite a Israele e di mezzi da combattimento. Un compromesso che ha preso forma negli ultimi giorni indica la possibilità che i soldati israeliani non si trovino fisicamente nell'edificio e compiano le ispezioni necessarie mediante telecamere a circuito chiuso. Ieri - per la prima volta nelle ultime settimane - sia Yasser Arafat sia il premier israeliano Netanyahu hanno espresso un cauto ottimismo. Il primo si è detto disposto a incontrare di persona il falco del Likud, Ariel Sharon. Il secondo ha detto che la ripresa della cooperazione fra i servizi di sicurezza consente il rilancio delle trattative con i palestinesi. Aido Baquis Un palestinese mostra il disegno che raffigura Maometto come un maiale che scrive il Corano. Sotto (a destra) Tatiana Susskin mentre viene arrestata

Luoghi citati: Cairo, Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme, Israele, Russia, Tel Aviv