Suicidio, stesso destino per i «nemici» di Cerro di P. Col.
Suicidio, stesso destino per i «nemici» di Cerro Dopo il padrone della discarica, il contestatore Suicidio, stesso destino per i «nemici» di Cerro // leader del comitato ambientalista si è ammazzato forse per rimorso MILANO. Cerro Maggiore, una discarica abbandonata e due morti. A distanza di quattro mesi si sono tolti la vita, premendo 11 grilletto di una pistola, Luigi Ciapparelli, titolare della Simec, la discarica chiusa il primo aprile, e sabato sera il diretto avversario, Tiziano Mattuzzi, 36 anni, che fondò il primo comitato antidiscarica. Di fronte a un suicidio è difficile trovare ragioni ma certo la strana coincidenza della morte dei due protagonisti, su fronti opposti della barricata di una delle battaglie ambientaliste più importanti del Nord, lascia perplessi e circonda di mistero quella discarica abbandonata. E riempie di disperazione familiari e amici. Per Ciapparelli i motivi del suicidio erano scritti sui giornali che annunciavano l'imminente chiusura della sua società, quei giornali che il mattino del 12 febbraio l'imprenditore aprì sulla scrivania prima di tirarsi un colpe. Ma per la morte di Mattuzzi, imprenditore anch'agli ma schierato dalla parte degli ambientalisti, nessuno riesce a dare una spiegazione plausibile. «Doveva fare degli esami di controllo ma non aveva problemi di salute», racconta la sorella Liliana che insieme a lui gestiva la piccola e ben avviata azienda di impianti elettrici a Cerro Maggiore. E aggiunge: «Gli affari andavano bene, ci eravamo solo accorti che fisicamente era stanco, una stanchezza che passava quando stava con gli amici». La battaglia contro la discarica per Mattuzzi era diventata quasi solo un ricordo, anche se lui ne era rimasto l'eroe, il capopopolo di tanti presidi, di tanti blocchi stradali. Dopo aver fon¬ dato il comitato antidiscarica, che aveva guidato dal '94 al 95, l'imprenditore - eletto capogruppo in consiglio comunale per la lista «Insieme per Cerro e Cantalupo» - si era fatto da parte quando il suo gruppo si era fuso nel più ampio comitato intercomunale, lasciando gestire ad altri la fase finale delle trattative per la chiusura dell'impianto. «Non penso che tra i motivi del suo suicidio ci siano stati rimorsi per la morte di Ciapparelli - spiega Orazio Cozzi, uno dei promotori storici del Comitato credo che le motivazioni siano più da ricercare in ambito personale. Anche se certo, le analogie tra i due suicidi sono sconcertanti». Ciapparelli lo sconfitto, Mattuzzi il vincente. Entrambi morti con un colpo di pistola, il primo nel suo ufficio, il secondo nella propria auto, parcheggiata al centro del paese dopo essere uscito da un bar. L'inchiesta sulle due morti, condotta dai pm Margherita Taddei e Claudio Nocerino, per ora rimane aperta: sono troppe le vicende giudiziarie legate alla chiusura della discarica più grande d'Europa. La Simec era finita anche nelle cronache di Tangentopoli, per alcune mazzette pagate ai politici della Regione. Per questo motivo il primo proprietario, Paolo Berlusconi, che vendette le quote a Ciapparelli nel '95 durante i giorni più caldi della protesta, patteggiò una condanna. Dopo il suicidio dell'imprenditore, Taddei, titolare d'indagini sui falsi in bilancio della Fininvest, trovò nella sua disponibilità ima cinquantina di libretti al portatore: alcuni intestati a Ciapparelli, altri a Paolo Berlusconi, [p. col.]
Persone citate: Cantalupo, Cerro, Claudio Nocerino, Luigi Ciapparelli, Margherita Taddei, Orazio Cozzi, Paolo Berlusconi, Taddei, Tiziano Mattuzzi
Luoghi citati: Cerro Maggiore, Europa, Milano
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