Breve arresto per l'erede di Karadzic

A Belgrado A Belgrado Breve arresto per l'erede di Karadxic ZAGABRIA. Biljana Plavsic, la presidente della Republika Srpska, l'entità serba della Bosnia, è stata fermata domenica sera all'aeroporto di Belgrado dalla polizia di Milosevic. La lady di ferro serbo-bosniaca stava ritornando da Londra dove si è recata in visita ufficiale. Sbarcata allo scalo di Surcin, la Plavsic si è vista ritirare il passaporto dalla pohzia di frontiera che l'ha poi sottoposta a un interrogatorio di due ore. Infine, è stata accompagnata in macchina fino alla frontiera bosniaca. «E' stato un gesto repellente, antidemocratico. Di certo non rimarrà senza conseguenze», ha dichiarato ieri Biljana Plavsic alla radio indipendente di Belgrado «B 92». Di ritorno nella sua roccaforte di Banja Luka, la presidente serbo-bosniaca, ha smentito di essere stata interrogata dalla pohzia jugoslava. «Hanno preso il mio passaporto e mi hanno scortata in una sala. Non mi hanno fornito alcuna spiegazione dell'accaduto. Se questo è lo spirito dell'accordo di legami speciali firmato tra la Republika Srpska e la Jugoslavia, allora penso che tali legami siano solo tra la polizia», ha detto con ironia la Plavsic. La presidente serbo-bosniaca ha poi affermato che si tratta di un tentativo di colpo di stato dietro cui si cela l'ex leader Radovan Karadzic, ricercato per crimini di guerra e genocidio dal Tribunale internazionale dell'Aia. L'ex presidente serbo-bosniaco ha reagito accusandola di «minare l'unità della leadership serbo-bosniaca di fronte alla comunità internazionale». L'arresto di Biljana Plavsic a Belgrado sarebbe da collegare infatti alla sua recente decisione di silurare il ministro degli Interni della Republika Srpska, Dragan Kijac, accusato di usurpare la sua funzione di presidente. Ma la decisione della Plavsic è stata respinta dal governo di Pale, nonché da Momcilo Krajisnik, membro serbo della presidenza tricefala della Bosnia. Ultranazionalista, seguace di Karadzic, il ministro Kijac ha rifiutato sin dall'inizio ogni collaborazione con la polizia internazionale e le forze deU'Onu e della Nato. Ma Kijac ha soprattutto coperto i traffici illegali di Karadzic e Krajisnik che si stanno arricchendo con il contrabbando di benzina, sigarette e alcol. La Plavsic li ha più volte accusati pubblicamente, ma di fatto non aveva il controllo della pohzia. Forte dell'appoggio della Comunità internazionale che l'ha scelta come unica interlocutrice possibile, Biljana Plavsic sembra adesso pronta a regolare i conti con gh avversari di Pale. Dal suo ufficio di Banja Luka, protetta da reparti speciali di soldati che Kijac aveva allontanato perché fedeli alla presidente, la lady di ferro annuncia battaglia. Ma l'esito finale è più che incerto, anche perché nel gioco sarebbe coinvolto il presidente serbo Milosevic, più deciso che mai a riprendere il suo ruolo-guida nella Republika Srpska. E Milosevic punta tutto su Krajisnik. Ingrid Badurina

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Londra, Zagabria