Il maiale fornirà la maggior parte degli organi da trapiantare

// maiale fornirà la maggior parte degli organi da trapiantare // maiale fornirà la maggior parte degli organi da trapiantare ■ numeri parlano chiaro. Ogni anno la nenie- mento tenutosi recentemente alla Sissa di Trie- Bteuffi 7"\ infatti si attiva il complemento, un insieme di I grado di bloccare l'azione del sistema del con 1 t di i l'ffrt dl 15 t N lt hi i F d ion Jm fife proteine che fanno parte del sistema immunita lmt Gli rimnti proseguono e le prc ■ numeri parlano chiaro. Ogni anno la richieI t di i l'fft dl 15 mento tenutosi recentemente alla Sissa di Triet N lt ohi anni F d risponinfatti si attiva il complemento, un insieme di proteine che fanno parte del sistema immunitagrado di bloccare l'azione del sistema del complemento Gli esperimenti proseguono e le pro ■ numeri parlano chiaro. Ogni anno la nenie mento tenutosi receteete alla Sissa di e teuffi 7\p,gd d blocc1 sta di organi supera l'offerta del 15 per cen- ste. «Non molto, pochi anni. 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Il complemento riconosce l'estraneità dll i ll bpleto. Gli esp pg,pve di trapianto di cuore e rene effettuate dil ii h d rili i ■ numeri parlano chiaro. Ogni anno la nenie- 1 sta di organi supera l'offerta del 15 per cen- I to, e le liste di attesa per i trapianti concedo- ■ numeri parlano chiaro. Ogni anno la richieI sta di organi supera l'offerta del 15 per cenI to, e le liste di attesa per i trapianti concedono pochissime speranze a chi ha bisogno di un organo nuovo in tempi brevi. Si potrebbe investire nella ricerca medica finalizzando gli sforzi, per evitare che si arrivi al punto di aver bisogno di un trapianto; oppure incentivare e migliorare il sistema della donazione di organi umani. Ma la strada degli xenotrapianti, oggi, sembra più promettente e soprattutto in breve, visti i finanziamenti stanziati dalle case farmaceutiche. Le tre grandi religioni dell'Occidente non si oppongono, purché l'animale che «dona» l'organo non soffra, e sul piano etico le uniche lamentele arrivano dai gruppi animalisti, che però hanno poca voce in capitolo perché solitamente nascondono bene le loro ragioni (poche, ma non irrilevanti) con atteggiamenti antiscientifici. «Fra quanto tempo, dottor White?». E' la domanda che ha dominato un convegno sull'argo¬ mento tenutosi recentemente alla Sissa di Trie- ste. «Non molto, pochi anni. Forse due», rispon- de David White, il medico-ingegnere impegnato mento tenutosi recentemente alla Sissa di Trieste. «Non molto, pochi anni. Forse due», risponde David White, il medico-ingegnere impegnato nella ricerca sugli xenotrapianti nei laboratori della Imutran Ltd. di Cambridge. Ottimista, e non potrebbe non esserlo annunciando i risultati ottenuti dal suo gruppo e decretando che sarà il maiale, già ampiamente sfruttato dall'uomo per i più diversi usi, a donarci reni, fegato, cuore e tutto ciò di cui dispone, eccetto forse le setole. Il maiale; perché ha organi che assomigliano ai nostri per dimensioni e caratteristiche fisiologiche, perché è facile da allevare, e perché a Cambridge hanno trovato il modo di renderlo compatibile con il nostro sistema immunitario, che eli accogliere un organo proveniente da una specie diversa non vuole proprio saperne. La difficoltà maggiore per gli xenotrapianti consiste infatti nel superare le due fasi della reazione di rigetto. La prima si verifica immediata mente; subito dopo il trapianto infatti si attiva il complemento, un insieme di proteine che fanno parte del sistema immunita- rio. Il complemento riconosce l'estraneità infatti si attiva il complemento, un insieme di proteine che fanno parte del sistema immunitario. Il complemento riconosce l'estraneità delle strutture presenti sulla membrana delle cellule del nuovo organo e provoca una violenta reazione che porta alla morte in pochissimo tempo. Il problema è stato parzialmente risolto con lo sviluppo di nuovi farmaci immunosoppressori in grado di bloccare la reazione ma che alla lunga rendono l'individuo estremamente vulnerabile all'attacco di virus e batteri. Secondo David White una possibile soluzione per scongiurare il rigetto iperacuto risiede nello speciale patrimonio genetico dei maialini ottenuti nei laboratori della Imutran. Infatti nel Dna degli animali di Cambridge è stato introdotto il gene di una proteina umana chiamata Daf, in « SOPRAVVIVENZA DEI PAZIENTI TRAPIANTATI DI CUORE E FEGATO DAL IMI AL 1996 Cuore regesto • TRAPIANTO DI FEGATO Condizioni del paziente trapiantato al 3° mese e al 12° mese dopo II trapianto 50 0 Pazienti 2500 ; 2000 1500 ; 1000 | 500 • 12 3 TRAPIANTO DI FEGATO Numero di ingressi in lista di attesa e trapianti «■■^Trapianti j L. .jjÉjL- ii M Ii lit d tt ^plP^ p j L. .jjÉii M Ingressi in liste di attesa ^^plP^ in condizioni soddisfacenti '88

Persone citate: David White

Luoghi citati: Cambridge, Trieste