CLASSICI PERDUTI EDITORI SMEMORATI

I RAGAZZI I RAGAZZI Tra i classici introvabili: VIPERETTA Antonio Rubino IL ROMANZO DELLE MIE DELUSIONI CLASSICI PERDUTI EDITORI SMEMORATI Ormai introvabili Sto e Rubino, Landolfi e Arpino TRABALLI UFO E SPETTRI SI va dalle numerazioni rupestri dei primi cacciatori alla «scoperta» dello zero e ai giochi del lotto e dei tarocchi, con L'impero dei numeri (pp. 192, L. 22.000) di Dennis Guedj. E' il centesimo titolo dell'enciclopedia tematica tascabile Universale Electa/Gallimard, che si è affermata per l'intelligente interazione di testo e iconografìa. Il ballo è un gioco con il Manuale della Giovane Ballerina (Mondadori, pp. 110, L. 16.000) dove Arianna Maiorani raconta i passi, l'abbigliamento e i balletti più famosi anche attraverso delle gioiose «storie sulle punte». In Dossier Mistero Giunti, pp. 128, L. 11.000) di Francesco Santoianni c'è tutto il repertorio di avvistamenti e di testimonianze su ufo e alieni che hanno modificato il tavoliere di «Scrutare il Cielo», un gioco che non ha mai smesso di appassionare e di stupire. E' divertente giocare con gli spettri, se si ha a che fare con i Fantasmi da asporto (Salani, pp. 164, L. 14.000), burloni e strapparisate, raccontati da Eva Ibbotson. Però bisogna intrufolarsi nel Paese delle Ombre, adottare un fantasma e... sperare che Dio ce la mandi buona! A chi non si accontenta di «farsi» un cellulare e vuole fabbricarsi in casa un semplice sistema telefonico, Gabriele Falciasecca e Andrea Vico illustrano come procedere nella appendice operativa di Dal tam tam al telefonino (Ed. Scienza, pp. 120, L 17.500), giocoso quanto documentato viaggio tra le scoperte e i segreti delle telecomunicazioni. Giochi-vacanza con i cinquanta passatempi della tradizione popolare e nuovi di zecca descritti da Andrea Angiolino e Pier Giorgio Paglia in Giocare con sassolini, monete e toppi di bottiglie (pp. 112, L 12.000). E' pubblicato dalla Elle Di Ci insieme a Giochi di parole e con le parole (pp. 200, L 20.000) di Ennio Peres, per divertirsi con rebus, sciarade e cruciverba e per imparare a inventarli. Tommaso Landolfi scrisse per i ragazzi due lunghi racconti fiabeschi, // principe infelice del 1943 e La raganella d'oro del 1954, oggi fuori mercato come i volumi di Giovanni Arpino, Rafè e Micropiede. L'assalto al treno e altre storie. Le mille e uno Italia Sotto un disegno di Sto NSIEME al sempreverde Pinocchio di Collodi, si contano sulle dita di una mano i libri per i ragazzi che, usciti nel passato non proprio recente, vengono riproposti con sistematicità dalle case editrici. Caso particolare è Storie della storia del mondo di Laura Orvieto (ed. Giunti) in cui si raccontano le vicende della guerra di Troia. Pubblicato a inizio di secolo, nel 1911, non ha conosciuto periodi di crisi. Il libro continua ancora oggi a deliziare i piccoli lettori. Il successo? Certamente dovuto al carattere della narrazione, che, osservava Oreste del Buono in una recensione del 1964, racconta «storie vibranti ed essenziali, magari dominate da sessualità smodate e crudeltà inammissibili, ma comunque non contagiabili dai sentimentalismi». Roba - come si sa, ma qualcuno non ammette - gradita al palato dei bambini. Per il resto, l'editoria per ragazzi ha scarsa memoria, dimentica i libri che hanno riscosso ragguardevoli consensi nel passato, anche quando portino la firma di scrittori di letteratura «alta». Le case editrici preferiscono inseguire i piccoli lettori con proposte sempre nuove, una metà delle quali di autori stranieri. Il che, beninteso, non ha nulla di illegittimo. Anzi. Non è forse vero che a passi incerti andiamo verso l'Europa? E tuttavia a me pare che la rincorsa al nuovo possa (e debba) coabitare con il ripescaggio di buoni libri italiani del passato. Nessuno sciovinismo. Solamente il doveroso compito di rimettere in circolazione opere di considerevole qualità letteraria. L'operazione presenterebbe, tra l'altro, il vantaggio di riproporre storie e personaggi del tutto liberi dal filone del perbenismo moralistico, che, egemone per troppo tempo, ha assoggettato la letteratura per l'infanzia al sistema dei principi educativi che Walter Benjamin ha felicemente classificato come «pedagogia coloniale». L'agenda dei recuperi e delle riproposte di opere di lettera¬ compito di rimettere in circolazione opere di considerevole qualità letteraria. L'operazione presenterebbe, tra l'altro, il vantaggio di riproporre storie e personaggi del tutto liberi dal filone del perbenismo moralistico, che, egemone per troppo tempo, ha assoggettato la letteratura per l'infanzia al sistema dei principi educativi che Walter Benjamin ha felicemente classificato come «pedagogia coloniale». L'agenda dei recuperi e delle riproposte di opere di lettera¬ tura giovanile che garantirebbero successi tra i piccoli (e grandi) lettori è sufficientemente nutrita. Per alcuni editori basterebbe attingere al proprio catalogo neppure troppo remoto. E' il caso di Einaudi. Quando l'editore torinese, nel 1975, ripubblicò il sulfureo Viperetta di Antonio Rubino (prima uscita 1919, editore Vitagliano) Italo Calvino si stupiva «che la sua fortuna non sia stata molto maggiore» e si chiedeva «se non sia un libro fatto per essere letto oggi più che alla data in cui uscì». A distanza di vent'anni e più Viperetta risulta introvabile. A renderlo oggi godibile anche ai grandi concorrerebbero molte ragioni. Una per tutte. Il grottesco ritratto dei pedagoghi «dalle lunghe facce ossute, con lunghi pastrani e cappelli altissimi in testa» (sono tanto diversi molti dei pedagogisti dei nostri giorni, che girano a vuoto sui temi più astrusi?). Dalla stessa collana einaudiana meritano di essere rièditi i volumi di Giovanni Arpino, Rafè e Micropiede, L'assalto al treno e altre storie. Le mille e una Italia e di Renato Fucini, Il Ciucco di Melesecche. E a proposito di opere in versi farebbe opera altamente meritoria l'editore che rimandasse in libreria L'Alfabetiere di Bruno Munari, Le belle statuine di Rossana Ombres. Contribuirebbero a un rilancio dei versi nella scuola. Il che non sarebbe da poco. Nel 1981 l'editore Sellerio ripubblicò, nella collana blu, su suggerimento di Leonardo Sciascia che ne scrisse il risvolto di copertina, il bellissimo libro di Massimo Bontempelli, La scacchiera davanti allo specchio, uscito nel 1922. Pochi sanno che fu scritto per ragazzi. Un'edizione adatta novità

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