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Da esperti cubani BOLIVIA Da esperti cubani Forse trovati iresti i Guevara LA PAZ. A trent'anni dalla morte nello sperduto villaggio di Vallegrande (500 chilometri da La Paz), sono stati trovati resti umani che potrebbero appartenere ad Ernesto «Che» Guevara, il guerrigliero argentino-cubano ucciso dai militari boliviani che lo avevano ferito e catturato nella regione. La squadra di esperti cubani che con l'aiuto di antropologi argentini ha ripreso il 22 maggio i lavori di scavo nel luogo dove presumibilmente era stato sepolto il «Che» con alcuni dei suoi compaghi, sotto l'antica pista di atterraggio di Vallegrande, ha trovato una fossa comune con alcuni resti che potrebbero appartenere al gruppo dei guerriglieri che Guevara comandava quando fu catturato. Secondo il medico legale cubano Jorge Gonzalez che guida i lavori, ci vorranno alcuni giorni per trovare tutte le ossa - finora sono apparsi parte di un cranio e alcuni altri resti - e circa un mese per l'identificazione. Questa potrà essere fatta però con assoluta precisione, ha affermato l'antropologo argentino Hugo Soto che partecipa alle ricerche, perché gli esperti dispongono di una scheda antropologica con i dati completi di tutti i guerriglieri morti. Le prime notizie sul posto dove potrebbe essere stato sepolto il corpo del «Che» risalgono all'anno scorso, quando il generale Mario Vargas Salinas, che aveva partecipato alla lotta contro il gruppo di guerriglieri, disse che Guevara e i suoi compagni erano sepolti a Vallegrande, nei pressi della pista di atterraggio. Ma la prima fase delle ricerche affidate ad esperti argentini si concluse dopo settimane di scavi senza nessun risultato. La decisione di riprendere i lavori è stata presa per tentare di trovare i resti dei guerriglieri prima delì'insediamento, il 6 agosto, del nuovo presidente, l'ex dittatore militare Hugo Banzer, al quale si attribuisce l'intenzione di sospendere definitivamente le ricerche. Nonostante il fallimento del tentativo di «esportare» la rivoluzione cubana prima in Bolivia e poi in altri Paesi dell'America Latina, il mito del «Che» è oggi più vivo che mai in questo continente. Per il trentesimo anniversario della morte - il 6 ottobre - si prevedono una serie di omaggi e manifestazioni in vari Paesi. La più importante delle manifestazioni sarà organizzata proprio a Vallegrande, dove finì la storia e cominciò la leggenda. [Ansa)