MA PRESTO ESPLODERÀ' IL CALDO

MA PRESTO ESPLODERÀ' IL CALDO MA PRESTO ESPLODERÀ' IL CALDO ERA dato per scontato che la stagione estiva sarebbe partita con il piede sbagliato poiché mancavano le premesse per una sua affermazione. L'anticiclone delle Azzorre, il garante dell'estate mediterranea, anziché spingersi verso di noi, si è diretto verso il Nord dell'Oceano Atlantico dove soggiorna tuttora. Da questa posizione favorisce la discesa verso il continente di aria fredda delle alte latitudini la quale, una volta giunta sugli Stati centro-occidentali ha dato vita ad un ampio «vortice ciclonico». I sistemi nuvolosi che si generano al suo interno vengono poi centrifugati verso la periferia fino a raggiungere anche le nostre regioni settentrionali con tutte le conseguenze oggetto di cronaca. Cosicché mentre viene formulata l'ipotesi di un'estate torrida quanto mai, tempo e temperature su gran parte dell Europa occidentale non hanno certo i connotati estivi. E' pur vero che, statistiche alla mano, la presenza di un tempo instabile, tra fine giugno ed i primi di luglio, rientra nella norma climatica e non pregiudica per questo il futuro decorso della stagione. In tal senso possiamo dar ampia assicurazione; in prospettiva infatti già dal prossimo fine settimana l'anticiclone delle Azzorre prenderà posizione provvedendo così a normalizzare le condizioni meteo. Da allora cambierà anche la circolazione generale dell'atmosfera sullo scacchiere euro-atlantico e sul Mediterraneo prenderà il via un'ondata di caldo che dalle premesse lascia paventare temperature elevate e situazione di afa. A surriscaldare un'atmosfera di per sé già rovente, interverrà la subsidenza anticiclonica i cui moti discendenti dell'aria interverranno ad elevare ulteriormente le temperature dei bassi strati atmosferici. In prospettiva quindi ci attendono giornate roventi ed afose specialmente sulle regioni centro-meridionali mitigate soltanto, lungo le coste, da deboli venti di brezza. La durata presunta di questo periodo andrà oltre il venti del mese, salvo una breve «boccata di aria fresca» che interverrà intorno al 12 o 13 prossimo. Del resto non a caso questo periodo è quello che spesso fa registrare la maggiore stabilità di tutta la stagione e le temperature più elevate. Procedendo di questo passo, se quanto detto troverà una conferma oggettiva, l'ultima settimana di luglio vedrà smorzarsi il gran caldo, grazie all'intervento di correnti settentrionali di aria fresca ma si avranno episodi di maltempo temporalesco soprattutto al Nord dove l'orografia giocherà un ruolo determinante. Questo episodio sarà circoscritto e si risolverà in due o tre giorni, poi tornerà il caldo e il bel tempo proprio in coincidenza del grande esodo di agosto. Marcello Lofi redi

Luoghi citati: Azzorre, Europa