Hollywood esilia Puccini di Sandro Cappelletto

^1 La sua musica nelle colonne sonore di troppi film: al bando per 5 anni Hollywood esilia Puccini UHOLLYWOOD NA stessa offerta troppe volte ripetuta provoca saturazione, negativa per il consumo. E Puccini ormai ha stancato. Non i melomani, ma i responsabili del marketing delle case cinematografiche americane. Più fantasia, hanno chiesto ai loro consulenti per le colonne sonore. E' mai possibile che in una situazione di felicità e trionfo virile si debba sempre ascoltare «Nessun dorma», mentre la dolce astuzia femminile venga fatalmente affidata alla melodia di «O mio babbino caro» dal Gianni Schicchi! L'effetto è opposto alle intenzioni: ((Ancora! Sempre la stessa solfa!», mugugna il pubblico. Ditelo a noi: ogni volta che a qualcuno scappa la parola «Europa» c'è un solerte funzionario pronto a far partire l'Inno alla gioia della Nona di Beethoven, che in verità è dedicata a Federico Guglielmo DI di Prussia. Giacomo l'infallibile non è solo: «O fortuna», il celebre falso dei Carmina Burana di Carlo Orff presentato come esempio di musi¬ ca medievale e il «Duetto dei fiori» dalla Lakmé di Leo Delibes sono altrettanto inflazionati, sia in terra che in volo. La British Airways non può farne a meno, come l'Ahtalia delle Quattro stagioni di Vivaldi. Poiché la musica è componente essenziale del cocktail artistico-commerciale di ogni film, a Hollywood è scattata la messa al bando: questi motivi saranno vietati per cinque anni, annuncia il Sunday Times. La notizia riempie di gioia le Associazioni dei compositori americani: qualcuno sarà costretto a ricordarsi di loro. Tuttavia, il nostro ministero della Cultura non dovrebbe subire passivamente l'attacco al primato del melodramma patrio. Non vi piace più Puccini? Vi mandiamo Donizetti: fa ridere o piangere, a seconda delle esigenze del copione. E per una scena d'amore sotto la luna «Casta diva» è l'ideale. Calaf vi ha stancato? C'è pronto Manrico. Avremo mai, nei confronti dell'arte, questa assoluta disinvoltura? Sandro Cappelletto

Luoghi citati: Europa, Hollywood, Prussia