«Via i cargo da Caselle» Dopo la tragedia dell'Antonov

Dopo la tragedia delVAntonov «Via i cargo da Caselle» Dopo la tragedia delVAntonov Le anticipazioni della perizia sulle cause della caduta dell'Antonov 124 russo a San Francesco al Campo (con le responsabilità che emergono sui piloti) hanno ravvivato l'insofferenza dei cittadini del piccolo Comune nei confronti dei voli «cargo» che passano sulle loro case, soprattutto per gli Antonov che continuano ad operare. «E che l'I 1 marzo scorso ci hanno quasi fatto abbassare la testa tanto hanno sfiorato i tetti», lamenta Mario Cordeglio, segretario del «Comitato 8 ottobre '96» (la data della sciagura), gruppo di pressione costituitosi fra i cittadini di San Francesco al Campo per migliorare la convivenza con l'aeroporto. Con altri due membri, Basiho Tempo e Antonio Broglio, e l'aiuto del consigliere regionale verde Pasquale Cavaliere, Cordeglio lamenta che - per la presenza dei due centri abitati alle testate Nord e Sud della pista - lo scalo torinese «non è adeguato per i voli cargo» e soprattutto «non lo era quel giorno», cioè l'8 ottobre '96, nel quale il più grande aereo del mondo si è schiantato sulle case per una manovra errata.-, - Lamentano i membri del Comitato: «Tre mesi prima avevamo denunciato un rilascio di carburante sui campi da parte di un cargo in difficoltà e sapevamo che le compagnie avevano sollecitato la Sagat a completare i lavori prima del periodo delle piogge e della scarsa visibilità: gli stessi errori dei piloti in un altro contesto non avrebbero provocato un incidente». Aggiunge Pasquale Cavaliere: «La scelta dello sviluppo del set¬ tore Cargo da parte della Sagat è stata economicamente non vantaggiosa, perché l'AUtalia ora lascia Caselle dopo che per lei sono stati fatti miliardi di investimenti. In più ci sono i problemi per la presenza di tre abitati accanto alla pista: Caselle, San Maurizio e San Francesco». I Comitato, che ha raccolto 2 mila firme (su 3500 abitanti) contro i programmi di sviluppo dell'aeroporto, contesta anche il progetto di allungamento della pista: «Così saranno sempre più vicini alle case». In realtà - secondo i tecnici - la partenza più vicina a uno dei due abitati significa sorvolo a quota maggiore dell'altro, e cpiindi maggior sicurezza. Contestazione anche nei confronti derl sindaco Coriasso: «Il Comune non si è ancora costituito parte civile». [g. b.]