Quel primo cuscinetto a sfera in mostra al museo della Skf

Quel primo cuscinetto a sfera in mostra al museo della Sfcf Inaugurazione martedì nella palazzina di Villar Perosa Quel primo cuscinetto a sfera in mostra al museo della Sfcf Il tornio, «madre di tutte le macchine», e il primo cuscinetto a sfera prodotto nel 1906 nello stabilimento Skf di Villar Perosa, soprannominato «numero uno» - come il primo «cent» gelosamente custodito da Paperon de' Paperoni nel suo deposito - sono i pezzi pregiati della mostra che s'inaugurerà martedi primo luglio (alle 18) nella palazzina Skf in via Nazionale 26, a Villar Perosa. La mostra («La madre di tutte le macchine»), rappresenta soltanto il primo passo di un progetto culturale più ampio, voluto dal Consorzio interaziendale per la formazione professionale in Val Chisone. Per valorizzare l'industria meccanica verrà infatti istituito il Museo della storia e della tecnologia del cuscinetto: sarà diviso in cinque sezioni (storia della Riv-Skf; tecnologie di prodotto; tecnologie di processo; materiali; applicazioni), e sarà dotato di sale riu¬ nioni per ospitare seminari, incontri e giornate di studio. La mostra è divisa in due settori che illustrano due tecniche meccaniche differenti ma strettamente connesse fra loro, da cui nasce il cuscinetto a sfera: il tornio (considerato «la madre di tutte le macchine» perché rappresenta il principio dei processi di fabbricazione), e gli apparecchi di precisione per le misurazioni e i controlli. Tra i modelli di torni, se ne potranno ammirare uno rinascimentale usato per tornire le gambe dei tavoli di legno nella parte ellittica, un altro del Settecento utilizzato dagli argentieri per decorare in serie i bordi a festone dei piatti d'argento, e torni meccanici di fine Ottocento. Nella sezione dedicata alla precisione («Dal pressappoco al micron»), calibri, spettrografi e un grande divisore lineare degli Anni Trenta, impiegato per le produzioni aeronautiche. %..... Uno scorcio della mostra dal titolo «La madre di tutte le macchine» E' il primo passo di un progetto culturale più ampio voluto dal Consorzio interaziendale per la formazione professionale in Val Chisone