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Pagano con la vita la generosità Pagano con la vita la generosità Puglia: si getta per salvare la moglie Abruzzo: soccorre il figlio e annega ROMA. E' stata una giornata nera per le spiagge italiane: ieri sono morti in mare altri tre bagnanti, oltre ai nonni annegati a Silvi Marina, in Abruzzo, accanto al nipotino. La prima disgrazia mortale si è verificata in tarda mattinata di fronte alla spiaggia «Lido Bruno», alla periferia di Taranto. Antonio Torsella, 56 anni, è annegato nel tentativo di salvare la moglie che non riusciva più a tornare a riva, e questo sempre a causa del mare mosso. Alla fine la donna si è salvata mentre l'uomo, soccorso da alcuni bagnanti, è deceduto mentre veniva portato in ospedale. Nel pomeriggio ha perso la vita a Tortoreto, nei pressi di Teramo, Tiziano Magistrelli, 42 anni, di Abbiategrasso, in provincia di Milano. Si era lanciato in mare per salvare il figlio undicenne, Alessandro, che aveva visto annaspare in acqua. L'uomo è riuscito a spingerlo verso la riva, ma poi ha perso conoscenza ed è finito sott'acqua. Soccorso, è morto durante il trasporto in ospedale. Il bilancio delle vittime delle disgrazie in mare è poi salito a cinque quando Vito Di Stasi, 30 anni, di Genzano di Lucania, vicino a Potenza, è annegato nel pomeriggio mentre faceva il bagno davanti alla spiaggia di Ginosa Marina, sulla costa tarantina. Di Stasi - secondo le testimonianze di altri bagnanti - si è tuffato in acqua e si è allontanato per un centinaio di metri dalla riva. Mentre faceva il bagno, forse a causa del forte vento e delle onde piuttosto alte, è stato però trascinato verso il largo. Gli amici che erano andati al mare con lui, preoccupati per il suo allontanamento, hanno dato l'allarme. Dopo circa mezz'ora un soccorritore lo ha trovato a trecento metri dalla riva e lo ha trasportato al pronto soccorso della spiaggia, dove è giunto morto. tr. cri.]