In libertà la donna della banda dei sassi

In libertà la donna della banda dei sassi In libertà la donna della banda dei sassi TORTONA. Libertà per Loredana Vezzaro, 19 anni, la donna della «banda dei sassi». Libertà ma non troppo, dato che ieri pomeriggio è rimasta barricata nell'appartamento di via Matteotti 13, dove era agli arresti domiciliari dal 14 febbraio. Si è affacciata timidamente al balcone verso le otto di sera, per guardare se davvero era finito il pellegrinaggio dei reporter pronti ad immortalarla nel primo pomeriggio all'aria aperta. Rimane in cella invece Gianni Mastarone, indicato dalla Vezzaro come il colpevole del «lancio» assassino, per il quale la Cassazione ha respinto il ricorso contro la legittimità dell'ordinanza con la quale il tribunale della Libertà nei mesi scorsi respinse l'appello per la scarcerazione. «Questo significa che Loredana è credibile, e non sussistono più i presupposti della misura cautelare» ha detto il difensore Mario Boccassi. L'unica donna della banda - prima a confessare - ha ricevuto la notizia della «scarcerazione» dai carabinieri. «Ora però esiste il pericolo di pressioni da parte dei familiari di chi è ancora in cella», il procuratore di Tortona Aldo Cuva si era opposto alla revoca degli arresti domiciliari: «I parenti degli arrestati potrebbero condizionarla - aggiunge -. Ma in questi mesi non sono stato con le mani in mano, e procederò agli ultimi interrogatori per chi non ha ancora confessato o quelli invece che non hanno detto tutto». Accusati di aver ucciso Letizia Berdini, con un sasso lanciato dalla Cavallosa il 27 dicembre sono, i fratelli Furlan, Franco, Gabriele, Paolo e San- Loredana Vezza Loredana Vezzaro o dro, il cugino Paolo Bertocco, gli amici Roberto Siringo (ai domiciliari in una comunità), Gianni Mastarone e Francesco Lauria; liberi oltre alla Vezzaro, Claudio Montagner e Michele Faiella. Entro la metà di luglio il procuratore conta di firmare la richiesta di rinvio a giudizio. Per quanti? «Il mio lavoro parla anche attraverso i provvedimenti del Tribunale della Libertà, che ha mantenuto le mie posizioni e non mi vincola. Per Sergio Furlan, deve esprimersi il tribunale dei minori al quale ho inviato gli atti». Tutti gli undici dovranno comparire davanti alla Corte d'assise di Alessandria, anche Montagner e Faiella? «Queste due sono situazioni diverse spiega Cuva ma in questi giorni ho provveduto ad altre aquisizioni». Da strada Alessandria ribatte la madre dei fratelli, Giulia Furlan: «Ho saputo da voi della libertà di Loredana, la verità primo o poi verrà a galla». Sono invece a un punto morto le indagini sul presunto lancio di un sasso da un altro cavalcavia della Torino-Piacenza, a cinque-sei chilometri da quello della Cavallosa. Secondo la denuncia di un autotrasportatore, lunedì scorso il suo mezzo sarebbe stato colpito da un oggetto. L'uomo ha detto anche di aver visto due persone sul cavalcavia, ma al momento gli investigatori non hanno trovato conferme e non escludono che il parabrezza, che ha subito una scalfittura di circa due centimetri, sia stato colpito da un sasso di rimbalzo. Nei giorni successivi alla tragedia della Cavallosa - ricordano gli inquirenti - furono numerose le segnalazioni ma non si trovarono riscontri. [a. m.] La Cassazione

Luoghi citati: Alessandria, Piacenza