Pedofili la verità in un confronto

I piccoli, assistiti da uno psicologo, dovranno rispondere alle domande del giudice e dei difensori I piccoli, assistiti da uno psicologo, dovranno rispondere alle domande del giudice e dei difensori Pedofili, la verità in un confronto Un video metterà di fronte i bambini eil7 arrestati Si tratta di una procedura complessa ma necessaria per non turbare i bambini già traumatizzati dalle violenze subite ma anche dal clamore che la vicenda ha suscitato in questi giorni. 'ihi q gL'inchiesta della procura della Repubblica di Torre Annunziata prosegue tra colpi di scena. Ieri altre sette madri si sarebbero recate dai carabinieri per denunciare abusi di cui sarebbero rimasti vittime i figli. Gli inquirenti stanno accertando se i loro racconti siano o no frutto di suggestione. Resta inoltre irrisolto il mistero dei filmini che secondo la procura sono stati girati dagli arrestati durante gli incontri con i bambini. Dove sono finiti? In casa dei presunti pedofili sono state sequestrate solo videocassette con cartoni animati e scene di matrimoni e prime comunioni. Ieri mattina sembrava che il caso fosse stato finalmente risolto dai carabinieri, i quali hanno scoperto alcuni videotape bruciati in una discarica nei pressi della spiaggia di Torre Annunziata. Prove scottanti di cui la banda dei pedofili si sa- rebbe disfatta in fretta e furia? Niente affatto: la stessa procura ha dovuto escludere nel pomeriggio un legame fra il ritrovamento e l'inchiesta sulle violenze avvenute nel rione dei Poverelli. «Probabilmente si tratta di cassette porno che qualche rivenditore della zona ha voluto distruggere per evitare guai nell'eventualità di una perquisizione», hanno spiegato gli inquirenti. I sostituti procuratori Picardi e Cascone hanno trascorso gran parte della giornata di ieri ascoltando le deposizioni di dieci bambini che vivono a Torre Annunziata. Dai loro racconti, però, non sarebbero emerse novità utili alle indagini. Sono stati interrogati anche alcuni dei diciassette arrestati. Una di loro, Nunziatina Cirillo, rinchiusa nel carcere salernitano di Fuorni, è scoppiata a piangere davanti al giudice. «Sono nonna, non farei mai le cose orribili di cui mi accusate», ha detto. Eppure alcuni bambini hanno riconosciuto proprio nel suo appartamento uno dei set allestiti dai pedofili. Nunziatina, però, ha spiegato che quella casa è conosciuta da tutto il quartiere: «E' un porto di mare, vendo le sigarette di contrabbando: a centinaia vengono a comprare da me». Mentre l'inchiesta prosegue tra mille difficoltà, dal Vaticano è giunto un altro monito. Ieri l'Osservatore Romano ha definito la pedofilia «un delitto mostruoso» che non può essere vinto solo con le armi della legge, perché richiede la ribellione delle coscienze e la mobilitazione dei genitori e degli educatori assieme ad una informazione formativa e di denuncia. «Gruppi e movimenti di determinate correnti culturali rivendicano la pedofilia come un diritto, altri come una malattia - prosegue l'Osservatore Romano -. Chi è malato ha il dovere di curarsi e farsi curare». Conclude il giornale del Vaticano: «Deve entrare nelle coscienze dei genitori, degli educatori e di tutti i cittadini che la pedofilia è un delitto mostruoso da eliminare e contrastare ad ogni costo».

Persone citate: Cascone, Picardi

Luoghi citati: Torre Annunziata