Tank cinesi verso Hong Kong

Tank cinesi verso Hong Kong Tank cinesi verso Hong Kong In città dal mattino del primo luglio condannato ad altri 15 anni. Poche ore dopo la diffusione della notizia del massiccio arrivo di truppe all'alba del primo luglio, il governatore e l'imminente nuovo capo del governo hanno partecipato a un ricevimento offerto da una delle più eminenti personalità locali, Simon Murray, presidente di Deutsche Bank Asia, da lungo tempo residente a Hong Kong, amico personale di molti tycoon vicini a Pechino e al tempo stesso di Patten: domenica scorsa, al termine della messa in cattedrale, ha dato lettura di un poemetto composto in suo onore. Ero tra gli invitati al ricevimento. Con acrobazie logistiche di Simon Murray e di sua moglie Jennifer e reciproci capolavori di tatto diplomatico, Patten e Tung si sono accuratamente evitati. Il momento dell'ingresso delle forze cinesi è stato oggetto di lunghi negoziati. In aprile sono stati fatti entrare 196 uomini disarmati, con 29 automezzi a targa speciale, con compiti logistici per predisporre le comunicazioni e la presa di possesso delle caserme e basi ex inglesi. Le forze della guarnigione sarebbero entrate solo dopo il cambio di so- Zemin, e Londra ha trovato una soluzione di compromesso su cui ci si è accordati: alle ore 21 del 30 giugno, 3 ore prima che la Union Jack venga ammainata, potranno entrare 500 uomini con automezzi non blindati e armamento leggero. Le armi verranno messe in depositi le cui chiavi, dalle 21 a mezzanotte, saranno per le ultime tre ore di sovranità nelle mani degli inglesi, che le consegneranno all'ora zero. Per quelle stesse tre ore i mezzi di trasporto dei 500 dell'armata popolare di liberazione dovranno togliere entrando la targa speciale che hanno in Cina e metterne una appositamente studiata e concordata. Dopo l'ora zero, faranno quel che vorranno. Alla stessa stregua, in tennini giuridici e diplomatici, il veloce arrivo poche ore dopo, all'alba, di un forte contingente dell'armata, quattromila uomini, è un fatto interno cinese. Ma è forte l'impatto emotivo con tutte le sue implicazioni nella memoria di una città in cui meno di un mese fa 50 mila persone hanno ricordato con una notte di veglia la strage della Tiananmen.

Persone citate: Patten, Simon Murray, Tung, Zemin

Luoghi citati: Cina, Hong Kong, Londra, Pechino