«Governatore a termine» La riforma, accantonata, invocata dall'Ue

«Governatore a termine» «Governatore a termine» La riforma, accantonata, invocata dall'Ile L'Unione invita anche l'Italia ad adeguare lo statuto dell'istituto in linea con le norme di Maastricht: non più di 5 anni norma potesse servire da cavallo di Troia: una volta deciso un intervento di legge sulla Banca d'Italia, alcuni politici avrebbero potuto tentare di andare oltre. D'Alema aveva ricevuto il segnale ed era arrivato alla conclusione che «perfino il riferimento ad una legge di garanzia dell'autonomia della Banca d'Italia può essere un modo per limitare questa autonomia». Eppure il relatore della commissione bicamerale, Marco Boato, era perfettamente al corrente che il problema Maastricht esisteva. La Commissione europea invita a intervenire quanto prima e annuncia che farà una verifica all'inizio dell'anno prossimo. In ogni caso non si potrà oltrepassare il 31 dicembre '98. Altri suggerimenti di modifica delle leggi italiane riguardano l'obiettivo della stabilità dei prezzi che dovrebbe essere più chiaramente attribuito alla Banca d'Italia, e il ruolo del governatore nel comitato interministeriale per la programmazione economica, che dovrebbe cessare. Non sarà facile sciogliere il nodo. La Banca d'Italia di oggi, autonoma dal potere politico, è emersa in gran parte dall'accorto uso di leggi vecchie, tanvolta bizzarre, spesso senza paralleli negli altri Paesi. E' difficile toccare l'edificio senza danneggiarlo. Accantonato l'inserimento nella Costituzione, per applicare le direttive europee ci si potrebbe limitare a una legge ordinaria; ma Fazio ne sarebbe forse ancor meno contento, per i maggiori rischi durante l'esame parlamentare. Ancora ieri, molte voci si sono espresse a favore del mandato illimitato: come il presidente dell'Antitrust Giuliano Amato, che non lo considera anomalo e richiama l'esempio della Corte Suprema degli Stati Uniti. [s. 1.1

Persone citate: D'alema, Giuliano Amato, Marco Boato

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti