Kohl: ogni ritardo sarebbe fatale

Kohl: ogni ritardo sarebbe fatale Kohl: ogni ritardo sarebbe fatale FRANCOFORTE. Per una volta assecondato dall'opposizione, anch'essa schierata a difesa dell'Unione monetaria europea, il cancelliere Helmut Kohl, pungolato dagli «euroscettici», ha riaffermato ieri in Parlamento che l'Euro verrà come previsto «il primo gennaio 1999 e nel rispetto rigoroso dei criteri». Il cancelliere ha parlato alla Camera dei deputati, riunita per l'ultima sessione prima della pausa estiva, per tracciare un bilancio dei recenti vertici internazionali: quello europeo di Amsterdam, quello economico di Denver e quello sull'ambiente svoltosi a New York. Nel suo intervento al Bundestag Kohl ha lanciato un monito contro un possibile slittamento della partenza dell'euro sostenendo che avrebbe effetti negativi sull'export tedesco, sull'occupazione e sugli investimenti. «Un ritardo temporaneo dell'Urne potrebbe diventare permanente». Il cancelliere ha poi ribadito che il summit di Amsterdam è stato positivo ed ha sostenuto che la Germania ha votato contro la proposta di passare da un sistema di voto all'unanimità a maggioranza «per un buon numero di ragioni» per proteggere «vitali interessi della Germania». Nella decisa difesa dell'Urne, Kohl è stato affiancato da Rudolf Scharping, capogruppo parlamentare socialdemocratico (Spd, principale forza di opposizione), che ha preannunciato un «sì incondizionato» all'Euro. [r. i.)

Persone citate: Helmut Kohl, Kohl, Rudolf Scharping

Luoghi citati: Amsterdam, Denver, Francoforte, Germania, New York