Il boom della Modena-Valley

Al posto delle stalle la logistica, è l'era delle lauree brevi BUSINESS E DISTRETTI Al posto delle stalle la logistica, è l'era delle lauree brevi Il boom della Modena-Volley Tanto export e meno MODENA DAL NOSTRO INVIATO L'«Angelo Po»? E' un piccolo gioiello d'azienda, come ce ne sono tanti lungo la strada che da Modena porta a Carpi, nel cuore dell'Emilia industriale. Qui, da decenni, si progettano grandi cucine professionali che prendono il volo per mezzo pianeta. Era un'attività meccanica, fino a pochi anni fa. Ora, però, c'è sempre più elettronica anche in cucina, mentre i tecnici carpigiani ormai progettano i nuovi modelli con un sofisticato programma al computer tridimensionale. Tutto serve a mantenere un primato, perché gli italiani (emiliani, ma soprattutto veneti) sono leader mondiali di questo settore-nicchia, piccolo ma redditizio. Anche aH'«Angelo Po» metà del fatturato (100 miliardi l'aggregato) viene venduto all'estero, ma pure nella Penisola non mancano i clienti di prestigio: dal seminario ambrosiano di Venegono Superiore, alla cucina di Arcore, proprio quella di villa Berlusconi. Tanti primati, ma altro è ciò che ha reso famosa l'azienda carpigiana nei dintorni di Modena. Qui, grazie all'intervento dell'Arca, la merchant bank delle popolari, l'anno scorso è avvenuta una piccola rivoluzione: un ramo della famiglia fondatrice ha potuto rilevare la quota dei cugini, evitando conflitti interni e dispersione dei poteri. Nel capitale è entrata anche la merchant bank e, con una quota del 5%, l'amministratore delegato, l'ingegnere Livio Ciialdini. Senza riflessi negativi sulla gestione, insomma, si è realizzato il passaggio dal capitalismo famigliare ad una struttura manageriale. Un caso da manuale, ma raro. «Il passaggio del comando in azienda dalla prima alla seconda generazione è uno dei problemi più rilevanti del tessuto industriale di Modena», commenta Gianni Pucci, rettore di Economia. La staffetta tra generazioni, infatti, qui più che altrove comporta un cambio di mentalità, di obiettivi. «A Modena commenta Pucci - gli imprenditori di prima generazione hanno quasi sempre un'origine contadina: grandi lavoratori, geniali, spesso straordinari. Ma convinti che sia importante restare nel proprio fondo, a controllare la terra di proprietà. E' qui che nasce lo slogan: piccolo è bello». Ed è vero? «Ormai non più. Ed i giovani stanno cercando di combattere questa filosofia». «Certo - aggiunge Luca di Montezemolo, presidente degli industriali - il problema più grave è quello delle seconde generazioni. L'epoca del padre-padrone è finita. Non a caso puntiamo a fare dell'associazione un polo di autoformazione». E' fini- ta, insomma, l'epoca di Giuseppe Panini, il padre delle figurine, che sosteneva che «mai e poi mai darei la mia azienda in mano ad un laureato». Ora è il momento dei manager, delle lauree brevi, della capacità di vendere il marchio Modena in tutto il mondo, come ha suggerito una delegazione dell'Ocse che ha studiato a fondo il «modello Mode- na». E proprio l'Ocse, tra tanti elogi, sottolinea la propria sorpresa nel constatare «la scarsa scolarizzazione della forza lavoro, non esclusi gli imprenditori» e il fatto che poche imprese artigianali «prendono parte a programmi di formazione». «Hanno ragione. Bisogna prepararsi, studiare: chi non ha idee innovative non va avanti». Non è un industriale della robotica a parlar così ma Giuseppe Villani, uno dei grandi dell'industria del maiale, uno dei capisaldi dell'economia locale, con cifre paurose: 50 milioni di maiali importati ogni anno per esser lavorati e rivenduti fuori. La sua azienda (90 miliardi di fatturato) esporta un quarto della produzione. «E all'estero andrà sempre meglio assicura -. Siamo gli stilisti del prosciutto, noi». Esagera? A parlar con lui si scopre che l'industria del suino oggi è specializzazione estrema, divisione del lavoro tra fabbriche di semilavorati e impianti dedicati ad un prodotto solo. Eppoi c'è la logistica, magazzini informatizzati ove si cerca di risparmiare il più possibile in tempi e spazi. E quest'atmosfera di estrema specializzazione, di ricérca di eccellenza ha contagiato un po' tutti i settori, con esiti sorprendenti. Chi potrebbe immaginare che qui, nel polo delle piastrelle, all'apparenza un settore dei più tradizionali, è nata una delle eperienze più avanzate nel campo della logistica. E' alla Cma del gruppo System (115 miliardi di fatturato, il 90% all'estero) che è stato progettato l'ultimo magazzino automatizzato per Benetton. Ed esperienze del genere si ripetono numerose nel polo biomedicale di Mirandola, una filiera incredibile di aziende che crescono all'insegna dello «scambio naturale» di esperienze e tecnologia. Ugo Bertone li presidente della Ferrari e degli industriali modenesi Luca di Montezemolo

Persone citate: Berlusconi, Gianni Pucci, Giuseppe Panini, Giuseppe Villani, Pucci, Ugo Bertone

Luoghi citati: Arcore, Carpi, Emilia, Modena, Venegono Superiore