Accordo fatto per l'Alfa di Arese

Accordo fatto per l'Alfa di Arese LAVORO Entro il '98 risolto, anche con la mobilità lunga, il problema esuberi Accordo fatto per l'Alfa di Arese Soluzione per i 1400.1sindacati soddisfatti ROMA. E' stato raggiunto ieri al ministero del Lavoro l'accordo per la gestione dei circa 1400 lavoratori dell'Alfa di Arese ancora in esubero. Secondo l'intesa gli eccedenti saranno tutti messi in cassa integrazione straordinaria per un anno, nel corso del quale per circa la metà si ricorrerà alla mobilità lunga, cioè fino alla pensione; una parte (circa 250 addetti) della restante metà sarà occupata nella produzione dall'«auto verde» e un'altra (circa 400) nelle attività del consorzio per la reindustrializzazione dell'area di Arese. Entro il '98 la questione degli esuberi all'Alfa dovrebbe quindi essere definitivamente chiusa. Il responsabile delle relazioni industriali Fiat Auto, Paolo Gasca, ha definito «equilibrata» la soluzione: «Si tratta dell'ennesima smentita a chi ha parlato in questi anni di volontà della Fiat di abbandonale Arese». Ad Arese cesserà formalmente da oggi la produzione della 164 e la «nuova 164» sarà fatta a Rivalta. Resterà, invece, la produzione del coupé e dello spider. E sempre ad Arese verrà fatta l'auto ecologica (140 miliardi di investimento). La Fiat ha anche già deciso di investire 110 miliardi per quello che chiama «l'arrocco» di Arese, cioè la concentrazione e lo spostamento di produzioni. Poi ci saranno la attività del Consorzio. Nell'Alfa resteranno 4000 addetti. La proroga della cigs interesserà anche lo stabilimento di Pomigliano dove proseguirà la ristrutturazione con il lancio di nuovi modelli. A Pomigliano il piano prevede anche investimenti per 430 miliardi, oltre ai 60 miliardi che governo e Fiat dovranno investire per la realizzazione dell'impianto di rottamazione e riciclaggio. Commentando l'accordo Gasca ha messo in evidenza l'atteggiamento «pragmatico, senza tentazioni demagogiche del sindacato» e il «ruolo importante del governo che dal '94 a oggi ha messo a disposizione strumenti indispensabili per gestire la vicenda Arese». Secondo Damiano, «numero 2» della Fiom, «si conclude un lungo percorso di ristrutturazione che dà ad Arese una prospettiva mdustriale certa e risolve i problemi occupazionali entro giugno '98». Per Cosmano Spagnolo (Firn) «l'assetto industriale per Arese si conferma valido con un intreccio sempre più marcato tra volumi produttivi ed esigenze ambientali». «Già dal '97 - ha detto Di Maulo (Uilm) - ci sarà ad Arese una produzione significativa di vetture a metano, che dà corpo alla discussione sul rinnovo degli incentivi per il mercato dell'auto». Un accordo «difficile ma positivo» l'ha definito Giuseppe Cavahtto (Fismic), aggiungendo: «Il problema degli esuberi è stato superato».

Persone citate: Cosmano Spagnolo, Di Maulo, Gasca, Giuseppe Cavahtto, Paolo Gasca