Scoperto l'enzima che impedisce al bucato di stingere in lavatrice Il detersivo salva-mariti di Stefano Bartezzaghi

Scoperto l'enzima che impedisce al bucato di stingere in lavatrice Scoperto l'enzima che impedisce al bucato di stingere in lavatrice Il detersivo salva-mariti QUANDO la moglie era in vacanza, e la vicina non era Marilyn Monroe, la tradizione umoristica assegnava al marito maldestro compiti che gli risultavano ingrati. Si parla di altre epoche, naturalmente, quando la condizione della casalinga dominava l'orizzonte dei destini muliebri non hollywoodiani. Da quelle estati, molto è cambiato: per dirne una, la lavapiatti ha esonerato molti mariti dal lavaggio e molti piatti dalla frantumazione. Invece la separazione delle carriere fra biancheria e capi colorati ha tuttora forza di dogma. Violatelo, e il pedalino scuro regalerà alla camicia bianca un alone di struggente mestizia. La nostra epoca malsopporta dogmi e ideologie, e dall'emancipato Nord-Europa arriva l'eresia, la rivoluzione. Il danese Anders Pedersen, un biotecnologo della Novo Nordisk, ha scoperto un fungo; il fungo contiene un enzima; l'enzima ha una proprietà che spiegata a un produttore di detersivi lo ha fatto esclamare: «E' una manna!». Lo sarà davvero, per lui e per i mariti che attendono nervosamente l'esito della loro ultima, dilettantesca centrifuga. L'enzima impedisce alla tinta di chiazzare il candore delle tele, perché la mescolanza che migliora le carnagioni non abbia mai a rovinare gli indumenti. Se, nell'inquieto brodo che schiuma dietro all'oblò, una macchia di colore decide di transitare, l'enzima veglia: inibitore di pigmenti, ridarà seduta stante dignità di bianco a ciò che rischia di tingersi. Per questa capacità di intervento invisibile e preventivo, il futuro detersivo viene già chiamato «candeggina virtuale», virtuale come il pulcino, e la realtà. Che se ne preveda l'uso su un Calimero elettronico? Stefano Bartezzaghi

Persone citate: Anders Pedersen, Marilyn Monroe, Novo