Giustizia rinvio dopo la battaglia

Polo-Ulivo senza intesa sulle carriere delle toghe Compromesso in Bicamerale, la riforma a settembre. Si dimette la Parenti: no al ricatto dei pm Giustizia, rinvio dopo la battaglia Polo-Ulivo senza intesa sulle carriere delle toghe ROMA. Un compromesso ha salvato in extremis la Bicamerale ma ora il duello continuerà in Parlamento. L'Ulivo e il Polo non erano riusciti a trovare un'intesa sulle carriere dei magistrati. L'impasse rischiava di mandare in fumo il lavoro condotto in queste frenetiche settimane. Il popolare Mattarella ha allora proposto di approvare la bozza Boato rinviando al Parlamento la discussione degli emendamenti. Polo e Ulivo hanno accettato. D'Alema ha ringraziato il Polo per il «grande senso di responsabilità dimostrato». Durissima la reazione di Tiziana Parenti. Ha accusato D'Alema, «di avere la pistola dei magistrati puntata alla tempia. Lei è stato un presidente di una parte. Ma io non accetto ricatti e mi dimetto per protesta». Il leader di An Gianfranco Fini ha espresso la sua solidarietà a D'Alema, «per l'attacco politico inaccettabile» da parte della parlamentare di Forza Italia. Colonnello, Ippolito e Rampino ALLE PAGINE 2 E 3

Persone citate: Boato, Colonnello, D'alema, Gianfranco Fini, Ippolito, Mattarella, Rampino, Tiziana Parenti

Luoghi citati: Roma