Svastiche sull'ufficio di Grass

Neonazi a Lubecca Neonazi a Lubecca Svastiche sull'ufficio di Grass BONN NOSTRO SERVIZIO La svastica è riapparsa a Lubecca, nella Germania settentrionale, andando ad imbrattare l'ufficio di Gùnter Grass, uno degli scrittori tedeschi più celebrati e famosi e, ancora una volta, una chiesa. Nella notte qualcuno ha tracciato croci uncinate sulle mura di un tempio protestante, la chiesa di Sankt Jacobi, situata nel centro della città e nell'ingresso dell'immobile dove ha sede l'ufficio dello scrittore. Assieme alle cruci uncinate è sialo scrino il nome di un sacerdote protestante di Lubecca, il reverendo Gùnter Harig, già preso di mira una volta da quando la sua comunità ospita una famiglia di profughi algerini. Esattamente un mese fa una chiesa cattolica, quella di Sankt Vicelin, era rimasta devastata in seguito ad un incendio doloso e gli attentatori, anche in quell'occasione, avevano tracciato il nome del reverendo Harig fra le svastiche. Per quell'episodio, il 14 giugno era stato arrestato uno skinhead di 19 anni, reo confesso. Gùnter Grass ha commentato con amarezza l'offesa subita: le croci uncinate, ha detto, vanno ricollegate all'appoggio da lui espresso al reverendo Harig. Lo scrittore è tornato a denunciare una «xenofobia ufficiale in Germania» e «il gioco infame fra i responsabili politici e gli ambienti dell'estrema destra». Autore tra l'altro del «Tamburo di latta», Grass è stato a lungo legato al partito socialdemocratico e ha ripetutamente criticato le condizioni in cui è avvenuta l'unificazione tedesca. A parere del procuratore di Lubecca, Heinrich Wille, non è detto che quelle svastiche siano opera di neonazisti: potrebbe anche trattarsi di un effetto di emulazione. Negli ultimi tempi varie altre chiese della Germania settentrionale sono state prese di mira da attentatori. Ma proprio oggi da Berlino i Servizi dell'Antiterrorismo (Bfv) hanno lanciato un nuovo allarme: sulla scena neonazista vengono distribuiti sottobanco ed che incitano apertamente ad aggredire ed eliminare gli stranieri e gli estremisti di sinistra. «Non ho mai visto niente di cosi brillale», ha detto il portavoce Hans Geli Lange, confermando cosi informazioni che il secondo canale televisivo pubblico «Zdf» trasmetterà stasera in un programma di attualità giornalistica. Questi testi ripugnanti sono inixati con vecchi successi musicali degli Anni Settanta e Ottanta. Cosi sono ancora più pericolosi perché il pubblico può cantarli «piti facilmente». Secondo la «Zdf», uno dei ed è stato registrato da una band di musiche neonaziste, i «Cacciatori di turchi di Zillertal», che incitano all'eliminazione dei turchi e degli autonomi. Alberto Gini

Persone citate: Alberto Gini, Grass, Hans Geli Lange, Heinrich Wille, Sankt

Luoghi citati: Berlino, Germania