Zorro alla festa comunista
Zorro alla festa comunista Zorro alla festa comunista Simbolo della kermesse di Rifondazione ROMA.Valoroso, ma bandito, leale, ma nemico dell'ordine costituito: è Zorro il simbolo della terza festa di Liberazione, il quotidiano di Rifondazione Comunista. A forza di sfrondare l'iconografia veterocomunista, tutta falce e martello, alla festa del partito di Bertinotti è rimasta come simbologia una spada. Carlo Benedetti, vicedirettore di Liberazione, e organizzatore della kermesse che comincerà domani per finire domenica 20 luglio, nega che il simbolo della festa raffiguri esattamente la situazione di Rifondazione, pronta ad infilzare il governo ad ogni momento: «No, Zorro ci piace per la velocità dell'agire e la capacità di improvvisazione». Soprattutto, è un eroe che piace ai più piccoli. E ai giovani si rivolge, deliberatamente, anche la festa: il luogo è lo stadio Flaminio, i concerti rock, con Daniele Sepe il 26 giugno, e Loredana Berte il 28, sono gratis. Ma ce n'è anche per gli adulti, e per gli appassionati di politica sotto le stelle. Lunedì 30 giugno fa da vedette Pietro Ingrao, «Domande sulla sinistra». Il giorno dopo, Flick e Pi- sapia sui problemi della giustizia, un paio d'ore e Maurizio Costanzo modera in pubblico un confronto D'Alema-Bertinotti. Martedì 8 luglio, senza moderatore, il faccia-afaccia è tra Veltroni e Cossutta. L'Armando, che ai tempi del pei andò a Lisbona a prendere contatto con i compagni della «rivoluzione dei garofani», incontrerà anche in pubblico, l'I 1 luglio, Carlos Carvalhas, segretario del partito comunista portoghese. Mentre Bertinotti raddoppia, il 16 luglio, conversando pubblicamente del rapporto tra Dio e i comunisti con don Ersilio Toni¬ ni, il cardinale più amato dai media. Prima di chiudere, il 19 luglio sera, con un gran comizio: da supporter, Paolo Pietrangeli in concerto. Tutte le sere un cabaret, e tutte le notti un piano bar, non fanno dimenticare che la festa all'insegna di Zorro è pur sempre la celebrazione sotto la testata di un quotidiano comunista. Che, tra l'altro, invita i suoi lettori, presentando il programma sotto il titolo: «Globalizzazione: parliamone per un mese intero». Infatti tutti i pomeriggi e sere, per 4 settimane, a chi si affaccerà allo stadio Flaminio, che è piccolo per essere un Palasport, ma tiene sempre 5mila persone, non verrà negato un bel dibattito. I temi vanno dalla situazione delle donne in Algeria ai «nuovi scenari dell'eversione fascista». Dai diritti della «nuova cittadinanza femminile» alla «nuova sindrome cinese: inquinamento da onde elettromagnetiche». Oltre, naturalmente, alla «questione comunista alle soglie del Duemila», e «Quando il gatto fa bau-bau: la questione animale fra etica e diritto». [a. r.] Fausto Bertinotti segretario di Rifondazione comunista
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