Violante «trionfa» alla festa di An

Violante «trionfa» alla festa di An Violante «trionfa» alla festa di An «Ricostruiamo la storia in modo unitario» FIRENZE. Ma chi c'è sul palco a parlare? Il leader Fini? Il rampante La Russa? La focosa Mussolini? A sentire il continuo scrosciar di applausi, fuori dal Teatro Tenda, qualcuno avrà pensato che alla Festa Tricolore organizzata da Alleanza nazionale sulle rive dell'Arno, fosse di scena qualche big della destra nostrana. Sbagliato, anzi sbagliatissimo. Lo scarso ma coinvolto pubblico presente si stava spellando le mani per il pidiessino presidente della Camera Luciano Violante. Un idillio destra-sinistra, sbocciato già al momento del discorso d'insediamento di Violante come presidente dei deputati, che ieri mattina si è ulteriormente consolidato. Introdotto con grandi elogi dall'onorevole Paolo Armaroli («E' un uomo che viene da lontano e che andrà lontano» ha detto il professore), Violante ha risfoderato il «cavallo di battaglia» della sua apertura al popolo di destra: cioè il tema delle foibe e delle adesioni alla Repubblica di Salò. «Stiamo facendo Il presidente della Camera Luciano Violante dei passi avanti, grazie al merito di tutti - ha affermato il presidente della Camera - per avere una storia unitaria. Per esempio per fare uscire la vicenda delle foibe dalle storie periferiche locali. Dentro la storia poi, rispetto a quei fatti, ciascuno avrà la sua memoria perché ci sarà quello che vedrà quella vicenda come un'opera di massacro, come io credo sia stato, di persone in gran parte innocenti; non tutte, ma in gran parte innocenti. Dall'altra parte ci sarà qualcuno che avrà una visione diversa». Primi decisi sussulti dell'applausometro della Festa Tricolore. Poi Luciano Violante è voluto tornare anche sul tema dei tanti giovani che aderirono alla Repubblica Sociale. Ricordando la sua militanza nello schieramento antifascista e nella sinistra italiana, il presidente della Camera ha continuato: «Sarei però un imbecille se non mi ponessi il problema di comprendere i motivi delle adesioni di migliaia di ragazzi e ragazze alla Repubblica di Salò. Dobbiamo dunque batterci per ricostruire la storia in modo unitario, perché non possono esserci due manuali completamente diversi tra loro a seconda che siano scritti da un uomo di destra e uno di sinistra. E credo che in questo il contributo della politica sia togliere il velo dell'oblio dai fatti della storia e tirarli fuori». Platea entusiasta, facce compiaciute e l'applausometro che rischia il tilt. [f. mat.] Ma Bernabè vuole querelare la deputata azzurra Il presidente della Camera riparla delle foibe e dei giovani che aderirono a Salò

Persone citate: Bernabè, La Russa, Luciano Violante, Mussolini, Paolo Armaroli

Luoghi citati: Firenze, Salò