«Vidi la pistola nera che ha ucciso Marta» di Augusto Minzolini

Delitto della Sapienza, la verità della superteste Delitto della Sapienza, la verità della superteste «Vidi la pistola nera che ha ucciso Marta» Nei verbali latto di accusa a Scattone «Impugnava quell'arma dentro l'aula 6» EROMA RA fatale, quasi scontato che dopo mesi di Bicamerale le aule del Parlamento, cioè i luoghi dove ogni accordo politico è messo a dura prova, dove ogni voto nasconde un'imboscata, sarebbero diventate l'ultima risorsa sia dei profeti del rinnovamento sia dei conservatori incalliti: «L'aula rimetterà tutto a posto», «risolverà le incongruenze del pasticcio», «riempirà le lacune del semi-presidenzialismo all'italiana». Àncora la Bicamerale non ha votato neppure la metà degli articoli della nuova Costituzione e già a Montecitorio si pensa al prossimo passaggio, alla prova di appello a cui puntano tutti gli scontenti, I accademici o peones che siano. C'è chi aspetta l'esame parlamentare per rendere la proposta della Bicamerale più innovativa: magari aumentando le prerogative del Presidente eletto dal popolo come vogliono i professori del Polo; oppure, introducendo una legge elettorale uninominale a doppio turno come auspica il Pds. E chi, invece, vuole l'esatto contrario. Sogna di ribaltare i risultati della Bicamerale con un ritorno al premierato (Rifondazione); o ancora, come già fanno tutte le forze più piccole, nessuna esclusa, trama per assicurarsi un sistema elettorale più proporzionale. Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 7 PRIMA COLONNA ROMA. Le accuse precise, quelle approssimative, i ripensamenti e le ritrattazioni, gli alibi che non reggono e quelli modificati. E tutte le testimonianze: quelle che coincidono e quelle che invece restano irrimediabilmente diverse. Da ieri, gli avvocati difensori hanno a disposizione le settemila pagine raccolte dalla procura di Roma, che accusano i due assistenti universitari Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro di aver ucciso Marta Russo, la mattina del 9 maggio scorso, su un vialetto delia Sapienza. Adesso si sa che cosa ha realmente detto la testimone-chiave dell'inchiesta, Gabriella Alletto: «Scattone, nella mano destra, impugnava una pistola di colore nero» nell'aula 6 di Giurisprudenza, pochi attimi dopo che in strada era caduta Marta, ferita mortalmente da un proiettile calibro 22.1 difensori hanno a disposizione anche i verbali di Maria Chiara Lipari, l'assistente che ha fatto i primi nomi delle persone presenti nell'aula 6. Bianconi A PAG. 14

Persone citate: Gabriella Alletto, Giovanni Scattone, Marta Russo, Salvatore Ferraro, Sapienza, Scattone

Luoghi citati: Lipari, Roma