FRONTIERA DELL'UMANO Vizi e virtù sotto la Mole nel romanzo della Ombres

FRONTIERA DELL'UMANO FRONTIERA DELL'UMANO Vizi e virtù sotto la Mole nel romanzo della Ombres Rossana Ombres WmSette 39 gioia dei frequentatori del Balón. Fruga nelle soffitte e nelle portinerie, frequenta le pasticcerie e le piole, interroga i palazzi di via della Consolata e i labirinti delle scuole, intervista barman che assomigliano a Fred Astaire. Ricupera le parole sonore e colorate del dialetto, più gustose del bollito misto. A lei interessa l'altra faccia della*famosa razionalità produttiva: la città «altra», sotterranea, il traforo di infernotti, cantine, ghiacciaie, l'intreccio di fantasie, leggende metropolitane, ghiotte storie famigliari. Perché soltanto le anomalie, le stranezze, gli «scherzi di natura» sono in grado di farci capire qualcosa: il mattocchio che racconta a suo modo la genesi del mondo; il ragazzo albino di via Pomba che sembrava bollito insieme a uh merluzzo; l'Anselmo che per gelosia avvelena la sua «slandra» con un beverone ai diserbanti; il ladro Efisio Mestruino detto Micca che si presenta come l'antipapa Ursino II e porta una tiara d'oro. Un mondo strambo e deforme, allegro e innocente, ricco di fantasie sfrenate, di intuizioni fulminanti, capace di dialogare con l'invisibile. «Per fortuna ci sono ancora tipi così - commenta la protagonista -. Sono la speranza del mondo». Perché a Torino il bizzarro e il crudele, i diavoli e i fantasmi potevano convivere con le vecchie zie, il Triple Sec, il bicerin, i presepi di zucchero, le gazzose che sapevano di «tenue disinfettante». Aridatece la città mitemente stralunata di «Baiadera». Perché adesso nemmeno l'estro visionario della Ombres riuscirebbe a cavare storie raccontabili dall'encefalogramma piatto della Prima Repubblica in coma. Ernesto Ferrerò

Persone citate: Efisio Mestruino, Ernesto Ferrerò, Fred Astaire, Micca, Ombres, Rossana Ombres, Ursino Ii

Luoghi citati: Torino