Pochi soldi niente meritocrazia di Luigi La Spina

Pochi soldi, niente meritocrazia Pochi soldi, niente meritocrazia Sull'università, scelte contraddittorie SU «La Stampa» del 28 maggio Luciano Gallino ha ricordato l'estrema arretratezza del nostro sistema ricerca e le disastrose conseguenze per l'economia. Recentemente, la prestigiosa rivista Science, usando diversi indici di valutazione, ci ha classificati intorno al 20° posto al mondo per produttività scientifica. La risposta di Romano Prodi è giunta puntuale a dare ragione a Gallino, pur facendo rilevare che l'inversione di tendenza è già comin¬ ciata proprio con il suo governo. A sostegno di questa tesi Prodi cita una serie di iniziative, già sotto forma di disegni di legge, che a suo parere ci hanno traghettato da una politica del dire a una politica del fare. Non entriamo nel merito di queste buone intenzioni. Ad alcune ha replicato il Premio Nobel Dulbecco su «La Stampa» del 31 maggio, dove, a proposito del disegno di legge Bersani per il trasferimento di 9000 miliardi per investimen¬ ti tecnologici alle imprese, dice: «A Prodi dico che aiutare le imprese in generale - secondo il disegno di legge Bersani - è sbagliato: come ho spiegato, è la ricerca di base che fa le scoperte e sono poi queste che rivoluzionano le imprese». E' invece importante ricordare ciò che Prodi ha già fatto in questo anno. 1) Il Senato ha approvato un disegno di legge sui concorsi universitari che va contro ogni forma di meritocrazia. 2) Il Cnr, il principale ente di ricerca non universitario, ha avuto una decurtazione di 38 miliardi su un bilancio ef- Giovanni Berlucchi Università di Verona Lamberto Maffei Scuola Normale Superiore, Pisa Jacopo Meldolesi Dibit Ist. S. Raffaele, Milano Giacomo Rizzolatti Università di Parma Piergiorgio Strata Università di Torino CONTINUA A PAG. 2 SESTA COLONNA SONO INTERVENUTI: Luciano Gallino (Università di Torino): 28 maggio Romano Prodi (presidente del Consiglio): 30 maggio Franco Bernabè (amministratore delegato dell'Eni): 3 giugno Luigi Berlinguer (ministro della Ricerca): 6 giugno Giorgio Fossa (presidente della Confindustria): 11 giugno Ha partecipato al confronto anche Renato Ruggiero, direttore generale del WTO (intervista di Luigi La Spina, 4 giugno)

Luoghi citati: Milano, Pisa, Torino, Verona