Latina tre capelli contro il killer

Svolta nelle indagini sull'omicidio dei due fidanzati, per ora gli indagati sono quattro Svolta nelle indagini sull'omicidio dei due fidanzati, per ora gli indagati sono quattro Latina, tre capelli contro il killer Trovati sotto le unghie di una delle vittime LATINA. E' nascosta fra le dita di Elisa Marafini la prova che potrebbe inchiodare il responsabile del suo feroce assassinio e di quello del fidanzato Patrizio Bovi. I carabinieri del Cis hanno proceduto a esaminare i frammenti piliferi e i capelli rimasti fra le dita della diciassettenne uccisa con oltre 160 coltellate il 9 marzo a Cori. Stando ai risultati del Centro di investigazione scientifica dei carabinieri, il materiale subunghiale non apparterrebbe alla ragazza. Questo significa che ci sono buone probabilità che l'assassino abbia lasciato proprio sul corpo di una delle due giovani vittime una sorta di «firma», la prova decisiva per la sua identificazione. E' un passo importante, delicato e forse risolutivo per le indagini tese a stabilire a tre mesi e mezzo di distanza l'autore di quell'atroce duplice omicidio. Certo non sarà facile determinare con certezza le caratteristiche dei frammenti di peli trovati sotto le unghie di Elisa, visto che sono tutti e tre privi di bulbo, anche se lunghi due centimetri. Sarà possibile, però, determinare il tipo di capelli dell'assassino e confrontarlo con quello dei quattro indagati: Massimiliano Placidi, scarcerato dal tribunale dei riesame dopo 24 giorni di carcere, Pietro Agnoni, il macellaio, Angelo Marafini, il padre della vittima, e Marco Canale, l'amico di Cisterna, che aveva affittato a Patrizio la casa di via Della Fortuna a Cori e che riforniva la vittima di droga, l'unico tuttora in carcere per concorso in duplice omicidio volontario aggravato. Nel frattempo prosegue la carcerazione di Marco Canale, che dal giorno dell'arresto avvenuto due mesi fa si professa innocente e dice di non sapere nulla di quella sera del 9 marzo. Nonostante ciò, insiste a non fornire spiegazione alcuna sul perché sui suoi jeans siano state trovate macchie di sangue (forse più numerpse di quanto si pensava in un primo tempo) il cui Dna è compatibile con quello dei due ragazzi uccisi. Una volta ottenuti questi ultimi riscontri scientifici, il procuratore capo di Latina Gagliardi e il pubblico ministero Capasso torneranno in carcere per ascoltare Marco Canale. Manca infatti ancora una serie di «verità ufficiali su cui basarsi - come sostiene il legale del giovane, l'avvoca- / to Michele Pierro / : j -. Ancora oggi at- o — tendiamo le peri- ^SEEEi zie definitive dell'autopsia e delle macchie sui pantaloni. Ci sono troppe circostanze non chiarite. A che ora sono morti i ragazzi, che cosa avevano mangiato, chi c'era a quel famoso incontro con Bovi, perché Patrizio e Elisa avrebbero cenato così presto». La situazione di Marco Canale comunque resta difficile, anche perché le cose non sono cambiate di molto dal giorno del suo arresto. Potrebbero invece cambiare presto per Massimiliano Placidi. Il 25 giugno la Corte di Cassazione si dovrebbe pronunciare sul ricorso presentato dal pm Capasso contro l'ordinanza del tribunale del riesame di Roma che ha consentito a «Citozza» di tornare libero. Tutto questo mentre don Gianni Toni, il parroco di Cori cui sia Patrizio Bovi sia Massimiliano Placidi avevano scritto lettere accorate in cui chiedevano scusa per loro passati comportamenti, ha querelato coloro che hanno associato la sua persona e i suoi atteggiamenti agli indagati. Cristiana Pumpo ELISA MADiciassettefon 160iosuo corpo vassieme.d. fidanzata iPsera del 9: appartameAlta, m viaFortuna, i ROMA. Il proiettile che uccise Marta Russo sarebbe stato sparato non dall'aula 6, bensì dai bagni del primo piano. Sarebbe questa «l'ipotesi alternativa» della difesa di Giovanni Scattane, dopo il sopralluogo di sabato sul luogo del delitto, alla Sapienza. Intanto i magistrati depositeranno oggi al tribunale della libertà altri due faldoni pieni di atti riguardanti l'inchiesta giudiziaria. Si tratta di verbali di interrogatorio, tra cui quello del docente di Storia della filosofia mo- rale Eugenio Lecaldano (sentito nei giorni scorsi in questura) e di documentazione sull'attività svolta dagli inquirenti dopo l'emissione delle ordinanze di custodia cautelare. Il professor Lecaldano costituisce uno dei punti forti dell'alibi di Scattone, il quale SULLE TRACCE PI UN MISTERO LE VITTIME GLI ARRESTATI miGLI INDAGATI GLI IND DAGATI PIEO AGNO ELISA MARAFINI i Diciassette gnni, ucciso fon 160ioltellate.il .. suo corpo viene trovato, assieme.d. quelladel fidanzata iPalrizió,. la sera del 9: marzo, in un appartamento a Còri Alta, m via dello; Fortuna, i PATRIZIO BOVI! Fidanzato di Elisa; 23 anni, in cerca dì lavorò. Ucciso con una .sétlantirta dj.coltellate.... Ero slato adottato dai piccolo da una coppia dr Cisterna 11 padre nolurole vive a Cosertò con gli altri due figli.; MARCO CANALE Amico della coppia,; ha .27 anni, j.ó W0 primo tempo indagalo per .Saffico.di.stupefacenti,.: è stota.arrestato due rhesi fa, Lo accusano alcune macchie di sangue :sui jeans, continua o professarsi innocente ma lui MASSIMILIANO PLACIDI 28 anni, aspirante infermiere, è il.primoaèssereórrestato.,.! yiene.rilasciato.dopò.24... giorni su decisione del tribunale del riesame. ! . Mercoledì lo .Cassazione s pronuncerà sul ricorso del i pm contro la scarcerazione.! 1 sospettisi) di lui non sono 4 mai crollati ANGELO MARAFINI Padre di Elisa, 50 anni, maresciallo dei carabinièri in congedo. E' lui a ritrovare.icofpi dei ,..ragazzi assieme a Massimiliano Placidi. Su di lui, durante gli ■interrogatori, lo stesso.; Placidi ha sempre sollevato interrogativi. ; PIERO AGNONI Amico dello coppia uccisa. Avevo una grande passione per Eliso, però non ricambiata. Indagato nell'inchiesta. Ha.raccontato. di aver assistito ad una lile tra Bovi e Canale per uno questione di soldi A destra la finestra dell'Aula 6 da dove è stato sparato il colpo che ha ferito a morte Marta Russo La casa del duplice delitto di Cori

Luoghi citati: Cis, Cori, Latina, Roma