Mosca sesso mafia e videotape

Mosca: sesso, mafia e videotape La diffusione della videocassetta con Kovaliov nudo pilotata dalla polizia Mosca: sesso, mafia e videotape Sauna con festino, si dimette il ministro MOSCA NOSTRO SERVIZIO La Russia ha fatto un altro passo verso l'Occidente: a Mosca è scoppiato il primo scandalo politico a luci rosse della sua storia. Stavolta l'ennesimo caso scottante del teatrino politico russo non riguarda amicizie sbagliate, complotti per il potere, bustarelle milionarie o ubriachezza molesta, ma saune e ragazze compiacenti. Il protagonista della vicenda è nientemeno che il ministro della Giustizia, Valentin Kovaliov, ovviamente regolarmente sposato, che tutti i russi hanno potuto vedere ieri in televisione nudo a ridere e scherzare con due signorine, anche loro senza vestiti. Le immagini, in bianco e nero, girate con una telecamera nascosta, mostravano anche un ambiente spoglio, con panche di legno, probabilmente una sauna. Lo choc nei corridoi del potere è stato tale che Kovaliov - un ex comunista promosso ministro due anni fa per aver appoggiato la guerra in Cecenia - ha già annunciato di autosospendersi. Anche questo un caso senza precedenti alla corte di zar Boris, dove di solito i personaggi coinvolti nei numerosi scandali del Cremlino continuano imperterriti a svolgere le loro funzioni. Questa volta invece il portavoce del governo, Igor Shabdrassulov, ha fatto capire che il licenziamento del ministro è ormai deciso. Ma la faccenda potrebbe non finire lì. Il fatto è che Kovaliov non solo è andato a fare le cose sbagliate, ma anche nella sauna sbagliata. Secondo Larissa Kislinskaja, la giornalista che ha fatto scoppiare il caso - e che è nota per aver già organizzato diverse fughe di notizie pilotate dalla polizia - il luogo che ha ospitato i divertimenti di Kovaliov è un club privato dove si godono la vita i capi della mafia di Solnzevo, la più potente cosca russa. La cassetta che ha immortalato i peccati del ministro della Giustizia sarebbe stata trovata durante una perquisizione nella dacia di un certo Arkadij Anghelevich, banchiere di ambigua fama accusato di traffici illeciti per sette < milioni di dollari, insieme ad altri documenti che compromettono vari personaggi altolocati. La più scottante di queste carte è stata tirata fuori dalla solita Kislinskaja: si tratta di un piano che Anghelevich, probabilmente aspettandosi l'arresto, aveva preparato per evitare i guai. Questa paginetta strappata da un block notes sta già facendo tremare parecchie poltrone a Mosca. La lista degli uomini che avrebbero dovuto proteggere il banchiere si apre infatti con il nome di Kovaliov. Ma ce ne sono parecchi altri, tra cui quello di Vladimir Gussinskij, il magnate televisivo e finanziario considerato uno dei personaggi più potenti del Paese, quello di Serghej Kalashnikov, presidente del comitato per il lavoro e le questioni sociali della Duma, quelli di noti avvocati e magistrati. E infine, al numero 18 della lista, una sola parola: «Solnzevo». A questo punto ci sarebbero tutti gli ingredienti per un film: sesso, màfia e potere. Ma c'è anche un altro giallo dentro il giallo. La polizia infatti ammette di essere in possesso di tutti questi documenti clamorosi, ma nega di aver autorizzato la loro pubblicazione. Secondo fonti anonime del ministero dell'Interno, la «fuga» della cassetta e degli appunti è stata organizzata da poliziotti «onesti» proprio perché hanno capito che il piano di Anghelevich stava funzionando e che grazie ai suoi altolocati protettori se la sarebbe cavata. Ma se è così, gli organizzatori dello scandalo del ministro a luci rosse sono «onesti» solo fino a un certo punto. Nell'appunto di Anghelevich alcuni nomi sono stati cancellati. Il quotidiano Kommersant-daily è riuscito però ad ottenere l'originale della paginetta. Per scoprire che tra quelli che avrebbero dovuto tirare il banchiere fuori dai guai c'era anche Nikolaj Klimkin, il capo del dipartimento per la lotta alla criminalità organizzata di Mosca. Gli esperti della polizia dicono che la telecamera galeotta era fissa, probabilmente nascosta in una parete. E sicuramente non ha ripreso solo il ministro della Giustizia. Anna Zafesova Trovato anche un block notes con i nomi dei potenti protettori di un bancarottiere UNA SAUNA A LUCI ROSSE w^w§y ; m iiill Nella sequenza alcune delle immagini girate con una telecamera nascosta in un club privato della mafia di Solnzevo: il protagonista sarebbe il ministro della Giustizia Nel videotape, girato in bianco e nero, il ministro russo appare nudo mentre ride e scherza con due ragazze compiacenti anch'esse senza abiti

Luoghi citati: Cecenia, Mosca, Russia