Somalia esplode la rabbia dei generali di Foto Ansa

a» Manifestazione a Roma, il portavoce dei somali: secondo le nostre indagini sono episodi inventati Somalia, esplode la rabbia dei generali Incisa: ipolitici non ci hanno difeso ROMA. Lo stillicidio quotidiano di accuse sempre più gravi all'operato delle Forze armate italiane in Somalia spinge gli alti gradi a dire «basta». Fra vari generali, ieri si è fatto sentire anche Bonifacio Incisa di Camerana: «C'è troppa prudenza in giro, a questo punto bisogna avere il coraggio di dire che l'esercito è sano, che i nostri paracadutisti, i nostri bersaglieri, sono sani» ha dichiarato l'ex capo di stato maggiore dell'esercito al Tg3. Le eventuali responsabilità, ha aggiunto, vanno semmai ricondotte a comportamenti individuali. Incisa di Camerana ha anche ricordato che «pochi giorni fa, Amnesty International ha concluso la sua inchiesta sui nostri soldati in Mozambico (a cui, tempo fa, erano state rivolte accuse di violenze e di abusi sessuali, come in Somalia) decidendo che niente si possa addebitare loro». Ma di questo, ha protestato, «non è apparsa alcuna notizia nei mass-media». Il generale ha anche lamentato che finora i politici non hanno difeso le Forze armate, «se si eccettua l'intervento del ministro Andreatta alle Camere». Quest'ultimo rilievo ha suscitato una piccata reazione di Maurizio Gasparri (Ari). «Incisa di Camerana è disinformato perché forse vede solo i faziosi e vergognosi telegiornali della Rai - ha detto -. La Camera ha approvato un ordine del giorno presentato dal sottoscritto e da altri, votato da tutto il Polo e da alcuni settori della maggioranza, per esprimere solidarietà alle Forze armate». La conclusione di Gasparri: «Il Tg3 ha scelto un intervistato di comodo asservito al governo. Le Forze armate hanno bisogno di vertici meno assonnati di quelli che talvolta gli è capitato di avere». Da Denver, dove si trova per il Vertice degli Otto, anche Lamberto Dini è intervenuto a difesa dell'esercito. «Non si deve inficiare - ha detto il ministro degli Esteri - il ruolo dell'Italia e delle sue Forze armate, che sono state un modello riconosciuto di buon comportamento in Bosnia come in Albania» (proprio ieri il governo ha incassato gli elogi di Clinton per come la missione «Alba» viene condotta). D'altra parte, Dini ha detto che «siamo tutti estremamente amareg¬ giati da queste accuse che sono state mosse. Se responsabilità ci sono, ci dovranno essere delle sanzioni severe». Ieri a Roma alcune centinaia di somali sono scesi in piazza della Repubblica per manifestare «solidarietà alle vittime delle torture e degli stupri». Per quattro ore in oltre 500 hanno eseguito danze, intonato canti del loro Paese, esposto cartelli di condanna e rispettato un minuto di silenzio per «coloro che hanno subito le atrocità». Ma non sono mancate le voci di dissenso: «Abbiamo fato un'indagine sulla base delle accuse che erano pervenute anche a noi - ha detto l'avvocato Douglas Duale, rappresentante della comunità somala in Italia - e la conclusione è stata che queste accuse sono completamente infondate. Chi parla lo fa per un interesse privato, presumibilmente per soldi». Riferendosi in particolare alle accuse al col. Carlini per la presunta uccisione di un bambino somalo, Duale ha precisato che «non abbiamo scoperto né chi abbia eventualmente sepolto il bimbo, né dove e chi siano i suoi parenti». [e. st.] a» La manifestazione dei somali a piazza della Repubblica a Roma [FOTO ANSA]