In Svizzera «I ricchi risarciscano gli ebrei»
I sindacati: Kohl deve dimettersi. Gli industriali: scandalosa la sua proposta di riforma fiscale In Svizzera «(ricchi risarciscano gli ebrei» BERNA. Il leader della destra svizzera ultraconservatrice ha avanzato ieri una proposta: siano i cittadini elvetici più facoltosi ad aiutare i poveri del pianeta, compresi i discendenti delle vittime dell'Olocausto. Christoph Blocher, che è uno degli uomini più ricchi della Confederazione, ha proclamato rivolto agli altri benestanti: «Avanti, io sono pronto: imitatemi. Verserò un milione (di franchi, oltre un miliardo di lire) nel 1998 se gli altri svizzeri ricchi faranno lo stesso». Secondo il responsabile del partito Unione democratica di centro (Udc), al governo, vi sono in Svizzera «almeno 400 o 500 persone che possono benissimo rinunciare al reddito di un anno» per versarlo in un fondo di solidarietà. Blocher ha respinto l'idea del governo di costituire una Fondazione umanitaria ricorrendo alla rivalutazione dell'oro della Banca nazionale. «Il denaro del popolo non si tocca», ha tuonato. Il leader della destra ha invitato «tutti i benestanti» a rinunciare ai loro guadagni del 1998 «in segno di gratitudine per i secoli cu pace che la Svizzera ha attraversato». Blocher parlava a un raduno da lui indetto sul rapporto Eizenstat, il documento americano che accusa la Confederazione di avere agito in combutta coi nazisti durante la seconda guerra mondiale. La sua proposta è stata lanciata alla vigilia dell'avvio a Ginevra di una conferenza internazionale sui beni razziati agli ebrei, promossa dal Centro Simon Wiesenthal. Il rapporto Eizenstat va respinto, ha detto Blocher, perché è «un attacco alla neutralità della Svizzera». Tuttavia, è giunta l'ora di «fare qualcosa per i bisognosi». [Ansa]
Persone citate: Blocher, Christoph Blocher, Eizenstat, Simon Wiesenthal
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