Angeli anti-stupro Un team d'emergenza di poliziotte-esca di M. Cor.

Un team d'emergenza di poliziotte «esca» Angeli gufi-stupro Un team d'emergenza di poliziotte «esca» ROMA. Una squadra speciale, di pattuglie di motociclisti che possono muoversi velocemente per la città, senza l'ostacolo del traffico. Agenti esperti che il questore di Roma ha voluto per dare la caccia al «mostro», all'aggressore delle donne che ormai da mesi colpisce in alcune zone della città. Con loro ci sono gli uomini di almeno quattro commissariati, di una sezione della squadra mobile e di due compagnie dei carabinieri. Sono gli «angeli» delle donne, gli unici che possono ridare la tranquillità nei quartieri dove imperversa da mesi il mostro. Le denunce sono state più di 50. E i casi in totale molti di più. Della task force anti-maniaci fanno parte anche molte agenti donne che hanno il compito di attirare nella trappola i molestatori. Chi le vede camminare per le strade «a rischio» pensa a belle ragazze a passeggio, studentesse, giovani signore in giro per la spesa. Invece sono esperte poliziotte che sotto la camicia e dentro la borsa portano la pistola. La caccia ai molestatori per loro è diventata quasi una missione. Prima di essere poliziotte sono donne e mettono particolare passione e impegno in questa ricerca. E così tra motociclisti e poliziotte in borghese nei quartieri dove si è scatenata la violenza del «mostro» si controllano strade, portoni, garage, cortili. Nulla viene tralasciato per riuscire a ridare questi quartieri alle donne. Quando un ammiratore diventa troppo insistente, e dunque a rischio, scatta l'allarme e sul posto arrivano i motociclisti e le auto civetta. E grazie a una «studentessa-poliziotto» è stato bloccato un ragazzo, con qualche disturbo psichico, che ha confessato due aggressioni compiute all'inizio di maggio nei pressi della stazione Tiburtina. La lotta ai molestatori continua e intanto nei quartieri sorvegliati furti d'auto e scippi sono solo un ricordo. [m. cor.]

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