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Dopo la quasi piena ammissione della Russia già si pone il problema del l'ingresso della Cina Ciampi «Non mi vesto da cow-boy» DENVER DAL NOSTRO INVIATO No, il vestito da cow-boy no. Carlo Azeglio Ciampi è stato irremovibile: lui, alla sua età, non può mascherarsi da John Wayne. Già, perché il Colorado è affezionato alla sua tradizione mandriana, e vuole per forza che i world leaders, i capi degli Otto grandi, dimostrino la loro gratitudine di ospiti abbigliandosi con stivaloni, cappello, jeans e così via. Qualche giorno prima della partenza per Denver, al Tesoro italiano è dunque arrivata la bizzarra richiesta di conoscere le misure sartoriali del superministro. A quanto pare, la decisione è stata di non fornirle. Nulla trapela invece da Palazzo Chigi e dalla Farnesina. L'appuntamento è per stasera, primo mattino di domenica in Italia, a una manifestazione di sapore western che i programmi definiscono «an American extravaganza». Chissà se funzionerà; secondo le ultime indiscrezioni, non è ancora chiaro se gli abiti saranno davvero indossati o solo consegnati in regalo. Per esempio il cancelliere Kohl, che ad Amsterdam non si era piegato alla ben più innocua parata sulle biciclette, avrebbe serie ragioni per non infilare le sue circa trecento libbre (così sulle bilance locali) dentro un vestito da cow-boy; pur se a Carnevale i politici tedeschi non esitano a mettersi in maschera. Se ci fosse stato, il ministro delle Finanze tedesco Theo Waigel non avrebbe avuto problemi: queste cose gli piacciono. Ma non c'è, trattenuto a Bonn dalla grane su Maastricht. Non dovrebbero avere riluttanza il giovane Tony Blair né l'abbastanza aitante Jacques Chirac. E Boris Eltsin che farà? Di sicuro la stessa richiesta che ha destato sconcerto in via Venti Settembre a Roma è stata invece soddisfatta dal Cremlino. Sì, le misure sono state inviate. E in fondo anche Nikita Kruscev venne nel West e si calcò sopra il cranio pelato uno Stetson, un cappello da cow-boy. ls. LI