Bartolucci a Cossiga «Non è stato un missile E' solo disinformazione»

Kohl, una «manovra bis» per agganciare l'Europa Bertolucci a Cossigo «Non è stato un missile E9 solo disinfotmazione» ROMA Per la prima volta l'Aeronautica scende in campo sulla vicenda di Ustica. Lo fa in prima persona, con una lettera aperta al sentatore Cossiga, il generale Lamberto Bartolucci, nel 1980 capo di stato maggiore dell'arma azzurra. Bartolucci sottolinea che «è assoluta la sicurezza con cui sia io che gli altri ufficiali, che con me hanno condiviso responsabilità di comando all'epoca del disastro, nell'affermare che l'aereo non è stato abbattuto da un missile. La caduta del Dc9 è da attribuirsi a tutt'altro». Ma Bartolucci, mcriminato dal giudice Priore per attentato contro gli organi costituzionali e in particolare contro il Presidente della Repubblica e il governo, con l'aggravante dell'alto tradimento, dice di più: «La complessità della vicenda non nasconde scenari di combattimento aereo con atti aggressivi di aeronautiche alleate, né atti ostili di aviazioni di Paesi che si affacciano, come il nostro, sul bacino del Mediterraneo, né men che meno il coinvolgimento di velivoli italiani nel causare la caduta del DC9 Itavia». «Nel nostro Paese purtroppo - continua il generale si è creata nel tempo una influentissima "lobby del missile". Questo insieme di interessi economici, politici, giornalistici e anche emotivi condiziona in maniera eccessiva la serenità dei periti. In questo contesto, la disinformazione sembra aver trovato terreno fertile». Quest'immagine è comparsa ieri su Internet: è la ricostruzione dell'impatto del missile sul Dc-9 [copyrightluigi di Stefano]

Persone citate: Bartolucci, Bertolucci, Cossiga, Lamberto Bartolucci, Priore

Luoghi citati: Roma, Ustica