L'Inter tornerà a Sarre

Dopo il «no» di giovedì, la lunga trattativa con la Regione Dopo il «no» di giovedì, la lunga trattativa con la Regione I/Inter tornerà a Sarre Farà mezzo ritiro-, dal 12 al 20 SAURE. Il giorno più lungo, con telefoni roventi, pareri, voci, qualche insulto e poi l'accordo. L'Inter ritorna, va a Sarre così come concordato, ma starà sei giorni in meno. Il compromesso tra la società di calcio e la Regione è stato trovato dopo una giornata zeppa di riunioni e patti a metà, e dopo un inutile inseguimento ai perché. Il mistero rimane, ma l'Internazionale farà mezzo ritiro a Sarre, dal 12 al 20 luglio, poi viaggio a Varese per l'amichevole, quindi via verso la Svizzera, in quel centro federale di Macolin che assicurerà la necessaria tranquillità alla squadra per l'arrivo del «terremoto» Ronaldo. Un fuoriclasse che l'Inter vuole a tutti i costi e che sarà in maglia neroazzurra dopo la Coppa America e dopo le ferie, cioè dal 21 in poi. Il patto tra società milanese e Regione finisce in un foglio bianco quando da oltre due ore PRIMO PIANO St- Vincent Da sinistra, l'assessore al Turismo Gino Agnesod e l'albergatore Luca Ghiorzi di Sarre e mezza gli uffici regionali sono chiusi. Il capo ufficio stampa della presidenza della giunta, Paolo Maccari, dopo aver passato l'intera giornata al telefono, lo legge ai cronisti. E' fatta. Sospiro di sollievo per tutti: l'Inter manifesta la sua soddisfazione, Luca Ghiorzi, titolare dell'hotel «Etoile du Nord» che ospiterà i neroazzurri, si toglie di dosso la paura di aver buttato a mare mezza stagione estiva e la Regione non dovrà rincorrere l'immagine che stava per essere offuscata. Ieri mattina all'«Etoile du Nord» è arrivata una raccomandata firmata, dall'amministratore delegato dell'Inter, Luigi Predeval. Poche righe in cui la società di calcio avvertiva l'albergo di «considerarsi libero» dall'impegno. Nessuna lettera invece alla Regione nonostante tra società e amministrazione pubblica vi sia una convenzione. Perché? La Regione ha sollecitato l'Inter: «Spiegateci che cosa accade, sono vere le notizie apparse sui giornali?». Il giorno più lungo è cominciato così. Le motivazioni del giorno prima scivolano via: la concomitanza con le ferie del Papa non c'entra, così come non ha inciso la decisione di Gigi Simoni. Albergo e campo? «Tutto benissimo - risponde l'amministratore Predeval - Ci siamo trovati molto bene l'anno scorso. Albergo ottimale. E sarà così anche per i prossimi anni. Ma c'è il problema Ronaldo, se dovesse arrivare sarebbe un guaio anche per lo stesso gestore dell'hotel. Ronaldo vuol dire come minimo avere settemila tifosi. Ecco perché abbiamo cercato un posto isolato». Per salvare gli accordi e garantire la tranquillità alla squadra, il ritiro sarà quindi diviso in due. E i neroazzurri garantiscono il programma delle amichevoli in Valle, a Sarre e ad Aosta. Poi il «tour de force», prima a Varese, quindi a Macolin e poi, dal 27 luglio, a Manchester. L'assessore al Turismo Gino Agnesod, tifoso interista, dice: «Non ci provo neanche a comprendere che cosa possa essere accaduto, è finita bene, altrimenti come Regione avremmo dovuto fare una pesante azione nei confronti dell'Inter per recuperare il danno d'immagine». La convenzione tra Inter e Regione è biennale e garantisce oltre 200 milioni alla squadra per il ritiro in Valle. L'amministrazione regionale ieri mattina aveva già annunciato una richiesta danni nei confronti della società calcistica. Aveva poi cominciato la trattativa e tentato nel contempo di riagganciare le società di serie A interessate al ritiro a Sarre: Bologna, Fiorentina, Roma, Napoli e la neopromossa Lecce. I dirigenti di queste squadre avevano chiesto ospitalità alla Valle per l'estate. Alessandro Camera