Morta dopo la festa sullo yacht
Morta dopo la festa sullo yacht Giallo a Lima: si indaga in ambasciata. Esclusa la pista politica Morta dopo la festa sullo yacht Le ultime ore della moglie del diplomatico ROMA. La polizia peruviana ha ascoltato ieri il primo consigliere della nostra ambasciata, Pietro Porcarelli, in merito al giallo della morte di sua moglie Lina Maria Cembra- no. E potrebbe ora decidere di sentire altri diplomatici e funzionari della nostra sede in Calle Miguel de Cervantes. Porcarelli, accompagnato da due consiglieri dell'ambasciata, si è recato ieri mattina negli uffici giudiziari della Secunda Fiscalia del Callao di Lima, competente per la zona di mare non lontano dall'isola di San Lorenzo dove il cadavere è stato ritrovato lunedì scorso. Si è così potuto procedere al riconoscimento della salma della moglie di 42 anni, grazie ad un tatuag- gio sul braccio ed alle impronte digitali. Il primo referto medico reso noto dalle autorità competenti parla di «morte per annegamento» ma i risultati dell'autopsia non sono stati ancora diffusi. La polizia per il momento non esclude nessuna causa del decesso: aggressione violenta, suicidio, omicidio, incidente, rapimento a scopo di estorsione. Di certo per ora ci sono solo due tagli di incerta matrice, uno di due centimetri alla tempia sinistra, e l'altro sul labbro inferiore. «Le indagini ora sono in corso e noi siamo pronti a dare il massimo della collaborazione», ha dichiarato il consigliere Massimo Sassi, che ha accompagnato Porcarelli al riconoscimento. «Certo è - spiega l'ambasciatore Giulio Cesare Vinci Gigliucci che se decideranno di sentire diplomatici e funzionari della nostra sede bisognerà seguire la prassi consolidata: l'autorità giudiziaria presenterà richiesta al ministero degli Esteri di Lima che, a sua volta, ci interpellerà per chiederci la disponibilità e l'ultima parola spetterà sempre all'interessato che, comunque, potrà decidere anche di non aspettare l'intera procedura e fornire invece una deposizione spontanea». La spiegazione fornita dall'ambasciatore nasce proprio dalla possibilità che nell'ambito delle indagini i peruviani decidano di spulciare nella vita dell'ambasciata. Le autorità infatti appaiono determinate ad «appurare la verità al più presto per il buon nome del Paese» non scartando nessuna pista o ipotesi di un giallo che ieri ha avuto ampio spazio sulle prime pagine dei quotidiani nazionali. Il primo interrogativo a cui la polizia cerca risposta è perchè Porcarelli abbia atteso fino alla pubblicazione delle foto del cadavere, sui giornali martedì, per denunciare la scomparsa della moglie, che aveva lasciato per l'ultima volta la sua abitazione sabato sera. Comunque alcuni particolari delle 48 ore passate dalla uscita di casa al ritrovamento della salma iniziano ad emergere dagli ambienti degli inquirenti. Pare, ad esempio, che la donna si sia «imbarcata su un lussuoso yacht» dal quale «sarebbe poi stata buttata giù o più semplicemente caduta». La polizia sta già indagando sul proprietario della costosa imbarcazione, sulla quale «si svolgono di solito feste notturne», e sui suoi amici. Ma c'è anche la pista del possibile suicidio: l'abitazione della vittima, di Porcarelli e della figlia Sara, di 16 anni, si trova infatti sulla «Costa Verde», una zona ricca di rocce alte fino a 70 metri a strapiombo sul mare. «L'unica cosa che mi seri to di escludere - aggiunge l'am basciatore Vinci Gigliucci - è che il drammatico episodio abbia avuto una matrice politica». Come si ricorderà di Pietro Porcarelli si parlò in occasione dell'assalto dei Tupac Amaru all'ambasciata giapponese, che il nostro diplomatico lasciò pochi minuti prima del blitz per «tornare dalla moglie che era rimasta a casa». [m. mo.] La liberazione degli ostaggi dall'ambasciata Il marito della donna morta era sfuggito all'assalto
Persone citate: Calle Miguel, Cervantes, Lina Maria Cembra, Massimo Sassi, Pietro Porcarelli, Porcarelli
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