Mosca caccia gli eretici

Mosca cuccia gli eretici Mosca cuccia gli eretici La Duma bandisce le confessioni (cattolica compresa) non nazionali MOSCA NOSTRO SERVIZIO La Santa Russia comincia una crociata contro gli «eretici» dell'Occidente. E lo fa con le mani dei deputati nazionalcomunisti della Duma che mercoledì hanno approvato con una maggioranza impressionante - 337 «sì» contro 5 «no» - una legge che praticamente bandisce culti stranieri. La legge - dal nome ambiguo «Sulla libertà di coscienza e le associazioni religiose» - di fatto legittima in Russia solo le cosiddette «confessioni tradizionali»: islam, giudaismo, buddismo e cristianesimo di rito ortodosso. La chiesa di Mosca poi viene dichiarata «parte inalienabile del patrimonio storico, culturale e spirituale». In altre parole, il patriarcato di Mosca ha ritrovato, 80 anni dopo la rivoluzione, la posizione di religione di Stato. Le altre religioni «non auto'ctone» dovranno sottoporsi a una nuova registrazione entro il 31 dicembre 1998. Le barriere poste per continuare a svolgere la propria attività però sono quasi insormontabili. Per avere uno status di «organizzazione religiosa» bisognerà infatti dimostrare di essere attivi in Russia da ben 50 anni e presentare tutta una serie di documenti che vanno dalla storia del culto in questione ai comandamenti che impone ai propri fedeli. Ovviamente questo significa che le decine di comunità religiose apparse in Russia soltanto da una decina d'anni, dopo il crollo del comunismo protestanti, krishnaiti, ma anche spezzoni della stessa chiesa ortodossa all'estero, i cui sacerdoti sono rientrati in patria solo di recente - verranno tagliate fuori. Dovranno accontentarsi di un «purgatorio» di 15 anni in qualità di «gruppo religioso», che non avrà diritto di svolgere alcuna attività pubblica. Secondo il presidente del comitato della Duma per le religioni, Viktor Zorkalzev (paradossalmente un esponente di spicco dei comunisti), la nuova legge è diretta in primo luogo contro le varie sette - tra cui la tristemente famosa Aum Sinrikyo che, con l'aiuto di altolocati uomini del Cremlino ha fatto parecchi proseliti in Russia - che stanno proliferando nell'ex patria dell'ateismo scientifico. Ma è evidente che il vero obiettivo sono i cattolici, i nemici di sempre, e le varie correnti dei protestanti chie, con la loro intraprendenza da marketing americano, e la loro semplicità, contrapposta all'arcaica e intollerante chiesa ortodossa, stanno convertendo a migliaia i parrocchiani di Mosca. ' Per l'occasione alla Duma si è potuta osservare una commovente quanto rara dimostrazione di spirito ecumenico, con l'arcivescovo Serghej, il rabbino Shaevich e il muftì Gainutdin che applaudivano i deputati dal palco del governo. «Il pluralismo religioso americano», ha detto l'arcivescovo, «non può essere trasportato sul suolo russo». Per i rappresentanti delle religioni «non tradizionali» della Duma si tratta invece di un drammatico passo indietro dopo che Gorbaciov ha permesso a Dio di tornare in Russia. La Radio Vaticana ha commentato che «l'obiettivo della legge... è di far diventare la chiesa ortodossa russa chiesa di Stato». Un indiretto riferimento lo ha fatto anche il Papa che nel primo cenno al mancato incontro con il patriarca Alessio II ha parlato della «non facile situazione dell'ecumenismo». Anna Zaf esova

Persone citate: Anna Zaf, Gainutdin, Gorbaciov, Viktor Zorkalzev

Luoghi citati: Mosca, Russia