Algeria stragi del dopo voto

«Non dovevate andare alle urne», 26 sgozzati dagli islamici «Non dovevate andare alle urne», 26 sgozzati dagli islamici Algeria, stragi del dopo volo Bomba in un cinema della capitale ALGERI. Gli estremisti islamici sono tornati a colpire firmando tre nuovi massacri in Algeria: 15 persone, fra cui tre donne e sei bambini, sono state assassinate in un villaggio nel distretto di Tissemsilt, 250 km a Sud Ovest di Algeri, e altre 11 nel centro di Becher, mentre nalla capitale una bomba è scoppiata in un cinema facendo un numero imprecisato di morti (ieri sera il bilancio provvisorio era di due). Il primo attentato - che, pur non essendo stato rivendicato, ricalca il copione dei massacri compiuti a tutt'oggi nel Paese dal Gruppo islamico armato (Già) - risale allo scorso lunedì, ma il quotidiano algerino «elWatan» ne ha dato notizia soltanto ieri, come è capitato spesso per altre stragi analoghe in passato. Con lo stesso feroce sistema di sempre, i terroristi hanno girato casa per casa sgozzando chiunque trovassero. Gli abitanti dei due villaggi sostengono che gli eccidi sono una punizione per aver votato alle elezioni legislative del 5 giugno: prima della consultazione, gli integralisti avevano minacciato di morte chi si fosse recato alle urne. La strage del cinema di Algeri è stata compiuta ieri pomeriggio con un ordigno rudimentale, che oltre a uccidere due persone ne ha ferite una ventina in modo grave. La deflagrazione è avvenuta alle 14,55 mentre la sala era affollata di spettatori, so- prattutto giovani, che assistevano alla proiezione del film «Le Midi-Minuit». Il cinema è stato semidistrutto. Lo scoppio è stato udito nel raggio di diversi cliilometri e l'onda d'urto ha mandato in frantumi i vetri di molte auto parcheggiate nei pressi del cinema. Subito dopo lo scoppio la via Larbi Ben Mohidi, una delle più frequentate della capitale, è stata invasa da gente in preda al panico che correva in tutte le direzioni in cerca di rifugio. I negozianti hanno immediatamente abbassato le serrande. Pochi minuti dopo però numerosi abitanti del quartiere hanno prestato i primi soccorsi alle vit¬ time e alcune macchine sono state requisite per portare i feriti negli ospedali. I soccorritori hanno incontrato grandi difficoltà ad entrare nel cinema a causa dei danni provocati dall'esplosione. Gli agenti del servizio di sicurezza sono stati costretti a sparare in aria per disperdere la folla di curiosi che si era formata intorno al cinema. «Allontanatevi, allontanatevi, può esplodere un'altra bomba», gridava un poliziotto. Capita infatti che i terroristi predispongano due ordigni, in modo che il secondo faccia strage fra i curiosi accorsi a vedere i risultati dell'esplosione del primo. «E' stato orribile. Alcuni corpi sono stati dilaniati, uno è stato decapitato. La bomba era collocata sotto una delle poltrone. C'era molta gente, soprattutto giovani», ha raccontato un superstite. Probabilmente da attribuire agli estremisti islamici anche l'omicidio di Rachid Zidur, dirigente dell'Unione generale dei lavoratori algerini, assassinato nella regione di Tipaza. Il quotidiano «el-Watan» ha riferito che Zidur è rimasto vittima di un'imboscata nei pressi della località di Hadyut, 70 km a Ovest di Algeri. Il dirigente del maggiore sindacato del Paese era anche membro di una milizia di autodifesa contro gh integralisti armati. Un altro giornale, «el-Khabar», riferisce che una decina di islamici armati sono stati abbattuti nella regione di Tlemcen (nell'Ovest del Paese) in un'operazione dell'esercito. Sul fronte politico, ieri il presidente Liamine Zeroual ha invitato i leader dei partiti algerini per un giro di consultazioni, al fine di fissare una data - probabilmente a settembre - per lo svolgimento delle prossime elezioni municipali nel Paese. La nuova Costituzione prevede un Parlamento bicamerale formato dall'Assemblea nazionale e da un organo detto Consiglio nazionale: quest'ultimo deve essere composto per due terzi da eletti dai consigli municipali, e per un terzo da membri nominati dal Presidente. [Ansa-Agi]

Persone citate: Becher, Liamine Zeroual, Rachid Zidur

Luoghi citati: Algeri, Algeria