Ecco le regole per il prossimo Parlamento

3 3 | Votata la forma di Stato, tocca a quella di governo. Passa in Bicamerale il federalismo fiscale Ecco le regole per il prossimo Parlamento Due turni: il primo per i candidati, il secondo per la coalizione possibilità di doppia imposizione da altri Comuni, Stato, Regioni o quant'altro. E' passato invece un subemendamento all'emendamento, che recita così: «L'autonomia finanziaria e tributaria è elemento costitutivo dell'autonomia regionale. Fatti salvi i trasferimenti perequativi destinati alle Regioni per cui ricorrono le condizioni del successivo articolo 6 bis, la Regione finanzia la propria attività con tributi propri, addizionali o sovraimposte sui tributi erariali, istituiti con leggi regionali sulla base di principi stabiliti da legge approvata da entrambe le Camere». Giulio Tremonti, uscendo dalla Sala della Regina, ha la voce incrinata dalla rabbia: «Un testo in cui non si capisce niente, che ricalca quello scritto da De Mita e lotti nella precedente Bicamerale, e che comunque ammazza il federalismo». Il professore ed ex ministro delle Finanze, per sensibilizzare e spiega¬ re ai pochi deputati presenti in Bicamerale di cosa in concreto si trattasse, ha detto: «Poniamo che si abbia una casa a Roma e una a Gallipoli...». D'Alema, che notoriamente va in vacanza a Gallipoli, ha ribattuto: «Onorevole, stia tranquillo, io al mare sono in affitto». Tremonti ha insistito: «Ci saranno altri, con casa al mare di proprietà: ebbene, dovranno pagare un'imposta a Roma e una a Gallipoli. Se approvassimo la bozza D'Onofrio questo non succederebbe». Dunque, le Regioni potranno co¬ munque finanziarsi da sole, e così pure le città, e fare delle leggi che impongano i tributi. Ma non solo non si specifica che non ci sarà sovrapposizione tra le imposte: il punto è che si demanda alle Came¬ re il compito di stabilire un fondo di aiuti alle Regioni con minori entrate. «E sono sicuro che la Basilicata sarà capace di ottenere maggiori fondi della Lombardia» obietta ancora Tremonti. In questo ten¬ tato federalismo fiscale non c'è solo chi intravede il risorgere della Cassa del Mezzogiorno. «Il problema è: come si possono dare a Regioni che già non riescono a spendere i fondi europei, altri fondi an- LE NOVITÀ' L'autonomia finanziaria e tributaria è elemento costitutivo dell'autonomia regionale. Le Regioni finanzieranno le proprie attività attraverso tre entrate: tributi propri, che potranno essere istituiti con leggi regionali (ma sulla base di principi stabiliti dal Parlamento); quote di tributi nazionali riscossi sul territorio regionale; proventi derivanti dalla vendita di beni e servizi e da tariffe locali. Regioni ed enti locali possono ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento e rispondono integralmente con il loro patrimonio delle obbligazioni contratte. E' esclusa ogni forma di garanzia dello Stato sui prestiti accesi dalle Regioni, Province e Comuni. Impegni di spesa annuali possono essere disposti dalle Regioni solo nelle forme e nei limiti stabiliti con legge approvata da ambedue le Camere. E' previsto che le Camere istituiscano un fondo perequativo attraverso il quale saranno aiutate le Regioni con minore capacità fiscale per abitante. cora?», obietta Umberto Iovine. Iovine è il federalista del partito di Berlusconi. Dice che quando la progettata riforma dello Stato arriverà in Parlamento, verrà sottoposta al fuoco di fila di appositi «gruppi blindati», così li chiama lui: «I federalisti sono un'ottantina, alla Camera, e trasversali a tutti i partiti, senza comprendere la Lega, che pure è sensibilizzabile su singoli emendamenti». Quello che si prepara, alla bozza neo-federalista, è dunque un'estate di fuoco. Per tutto il mese di luglio qualsiasi parlamentare può presentare alla commissione Bicamerale i propri emendamenti. In agosto, si esamineranno tutte le correzioni alle riforme. In settembre, ulteriori subemendamenti possono essere presentati anche in Aula, basta che portino la firma di almeno 20 deputati. Solo alla fine di questo estenuante processo, il federalismo, o quel che ne resterà, vedrà veramente la luce. La battaglia sarà davvero infuocata. Perché se i poteri del presidente £fe&. del Consiglio o quelli del capo dello Stato appartengono al'empireo della Politica, il federalismo, compiti e doveri di città, regioni e province, toccano da vicino la vita del cittadino. E, dunque, anche gli interessi della base elettorale. |

Persone citate: Berlusconi, Came, D'alema, D'onofrio, De Mita, Giulio Tremonti, Iovine, Tremonti, Umberto Iovine

Luoghi citati: Basilicata, Gallipoli, Lombardia, Roma