Il monito di Fazio «La politica deve creare occupati»

il monito di Fazio «La politica deve creare occupati» il monito di Fazio «La politica deve creare occupati» TERNI. Così come per il medico «l'obbiettivo unico è fare star bene il malato» il compito primario per chi opera nell'economia «è fare star bene la gente e creare occupazione» e «che la politica debba creare occupazione è un principio da tutti riconosciuto». Schermando i suoi pensieri dietro questo parallelo economico-sanitario, il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, all'indomani della stentata partenza del negoziato sullo Stato sociale è tornato a porre l'accento sull'emergenza lavoro. Sfruttando l'occasione di un convegno organizzato dalla Conferenza episcopale italiana a Terni, presieduto dall'arcivescovo di Siena Gaetano Bonicelli, Fazio è tornato a toccare, attraverso una rilettura ragionata di alcuni passi delle «considerazioni finali», i punti caldi del capitolo occupazione in Italia: flessibilità, lavoro nero, carenza di investimenti, divario Nord-Sud. Il governatore ha fatto riferimento ai suoi recenti incontri con Franco Modigliani e Paul Samuelson («due uomini per i quali l'occupazione è un problema centrale») per legare la situazione italiana agli sviluppi internazionali della lotta aUa^soccujgag^ne J)al vertice di Amsterdam.'dòvè si eraggiunto un difficile accordo sul protocollo per il lavoro, al G7 di Denver dove «proprio oggi si discutono gli effetti dell'invecchiamento della popolazione dei Paesi sviluppati». La caduta dei livelli occupazionali ha avuto il doppio effetto in Italia - ha rilevato il governatore - di impoverire le famiglie e di rendere ancora più evidente il fenomeno del lavoro nero. «C'è stato un momento - ha detto - in cui abbiamo immaginato che almeno si riducesse la parte precaria del lavoro ed invece questa non si è ridotta». La soluzione per riportare alla luce e negli elenchi di fisco e previdenza i 2 milioni e mezzo di lavoratori irregolari esistenti in Italia non è quella - ha spiegato il governatore - «di regolarizzare il lavoro nero, che è come care liberalizzare la droga. Il problema è diverso». Si tratta, in altri termini, di passare da una «dannosa flessibilità di fatto» ad una flessibilità regolamentata. Il governatore ha citato l'esempio degli Usa: «Negli Stati Uniti la disoccupazione sta toccando il nuovo limite imnimo storico grazie ad una forte flessibilità. Si licenzia con la stessa facilità con la quale si assume, ma si ritrova quasi sempre lavoro, anche se esistono problemi di disuguaglianza».

Persone citate: Antonio Fazio, Franco Modigliani, Gaetano Bonicelli, Paul Samuelson

Luoghi citati: Amsterdam, Denver, Italia, Siena, Stati Uniti, Usa