Banche continua la serie nera

L'Abi prevede un calo dei tassi. Entro il '98 undicimila tagli L'Abi prevede un calo dei tassi. Entro il '98 undicimila tagli Banche/ continua la serie nera In due anni, meno utili per 4300 miliardi ROMA. Tassi in discesa, aziende di credito in grande difficoltà. Sono questi i due principali segnali, uno positivo e l'altro negativo, che emergono dalle previsioni del Financial Outlook presentato ieri dall'Abi. La buona notizia, secondo l'associazione bancaria, è che il saggio ufficiale di sconto dovrebbe scendere dall'attuale 6,75% al 5,75% per la fine di quest'anno, e poi continuare a calare nel 1998, quando dovrebbe assestarsi al 5,25%. La cattiva, si legge nel rapporto, è che il mondo dello sportello vedrà ridursi in modo sensibile i margini e, nel giro di due anni, la voce «utili lordi» sarà più leggere di 4300 miliardi. A una settimana dall'Assemblea annuale, l'Abi scruta il futuro e promette un denaro meno caro, indice naturale di un miglioramento dello stato di salute dell'economia. L'Outlook prevede che la diminuzione dei tassi del mercato monetario italiano agirà in controtendenza rispetto agli Stati Uniti e alla Germania, con il risultato di ridurre in modo sensibile il differenziale fra tassi italiani e tedeschi. Per lo stesso periodo, il rapporto stima una flessione del tasso medio annuo sui prestiti bancari, che passerebbe dall'9,9% del '97 all'8,7% del '98 a fronte di una media del 12,1% rilevata nel 1996. Se questa previsione sarà realizzata, il tasso medio sui prestiti bancari raggiungerebbe con l'8,7% il valore più basso dell'ultimo decennio corrispondente al 6,7% in termini reali. Dovrebbe essere favorevole anche la situazione della finanza pubblica che dovrebbe beneficiare di un minor onere sul servizio del debito. Nei prossimi due anni, l'Abi si attende infatti anche una diminuzione del rendimento dei Bot a tre mesi, che dovrebbe flettere di mezzo punto entro il prossimo dicembre, passando da un tasso del 6,7% al 6,1%. E veniamo alle banche per le quali, promette l'Abi, non è terminata la fase negativa: quest'anno ed il prossimo segneranno «sensibili peggioramenti» nei conti economici delle aziende di credito. Il pessimismo dei pronostici è condensato in alcune cifre: un calo del margine di interesse del 3,6% nel '97 e del 3,7% nel '98. Il margine di intermediazione, che aveva registrato lo scorso anno un incremento del 6,2%, si dovrebbe attestare al -0,6% nel '97 con un ulteriore peggioramento nel '98 (-1,8%). La contrazione dei margini, cui fa riscontro una lieve crescita (2,6% nel '97) dei costi operativi, comporterà una sensibile flessione del risultato lordo di gestione. Questo dovrebbe passare da una crescita dell'8% nel 96 ad una flessione rispettivamente pari al -7,2 e al -7,8% nel '97 e '98. In valori assoluti, si tratta di un calo di 4300 miliardi nel biennio. Il peggioramento dei conti bancari è previsto nonostante una riduzione del numero dei dipendenti, pari all'1,4% quest'anno e all'1,8% l'anno prossimo, con diminuzione complessiva di circa 11.000 unità. [r. e. s.l Il presidente dell'Abi Tancredi Bianchi

Persone citate: Tancredi Bianchi

Luoghi citati: Germania, Roma, Stati Uniti