Borsa ai massimi dal '95

Bene i conti pubblici: a 30 mila miliardi l'attivo di giugno Bene i conti pubblici: a 30 mila miliardi l'attivo di giugno Borsa ai massimi dal '95 Ancora un record per i «future» sul Btp MILANO. Piazza Affari respira aria di record. Dopo una mattinata incerta, e grazie ad un deciso rush finale, l'indice Mibtel della Borsa valori ha raggiunto il massimo degli ultimi tre anni, giungendo a quota 12.930, il livello più alto raggiunto dal 1995. La svolta è stata impressa al mercato dal nuovo record del Btp future, trattato sopra le 133 lire e al minimo spread contro il Bund tedesco. Storicamente, il punto massimo toccato dall'indice Mibtel, che è stato introdotto nel luglio del 1993, è stato a quota 13.088, livello toccato il 10 maggio del 1994. Come si vede, non siamo lontani. Da questo andamento, che ha reso nuovamente attuale l'attesa di un ribasso dei tassi, anche in vista dei nuovi dati sull'inflazione che verranno diffusi domani, è derivato anche un rialzo dei corsi azionari, che hanno ignorato l'apertura debole di Wall Street, trascinata al ribasso dallo scivolone dei titoli del settore tecnologico e dalla diffusa convinzione che nella prossima ondata di trimestrale ci saranno molte meno buone notizie del previsto. Rendono più roseo lo scenario anche le stime sull'andamento dei conti pubblici: secondo fonti del Tesoro, a giugno l'attivo dovrebbe superare i 30.000 miliardi di lire, facendo così scendere il fabbisogno del semestre intorno ai 25.000 miliardi, contro gli oltre 52.000 dei primi sei mesi '96. Secondo gli operatori non si può comunque prescindere dal peso delle prossime scadenze tecniche, che hanno innescato già da tempo una serie di operazioni speculative da concludere in questi giorni. Sotto tiro il Fib30, con quasi 25 mila contratti per giugno e oltre 10 mila per settembre (quotazioni rispettive, 19.670 e 19.770 lire) mentre il contratto con scadenza dicembre, che per ora ha soltanto una valenza simbolica con i suoi 60 pezzi trattati, ha superato quota 20 mila. Fra le blue chip, in rialzo le Eni (+1,27% dopo una mattinata incerta, ultimo prezzo 9300 lire) e soprattutto le Stet, in rialzo del 4,14% (9600 lire con scambi per 94 miliardi). In forte rialzo anche Telecom Italia (+3,87%) e Tim (+2,61%), mentre fra i bancari si è nuovamente distinto il Credito Italiano, scambiato a fine seduta al prezzo massimo di 3 mila lire con scambi per oltre 68 miliardi di controvalore (+4,50% il rialzo del prezzo di riferimento). Gli acquisti di questo titolo erano partiti già in mattinata, mentre il resto del listino anco- ra navigava nell'incertezza. Restando nel comparto bancario, si segnala l'andamento invariato di Comit e Banca di Roma, l'ulteriore progresso del Sanpaolo (+1,73%) e quello di Mediobanca (+2,26%). In recupero le Generali (+1,13%), sale anche la quotazione delle Alleanza ( + 2,58%), quella della Ras (+1,83%) e quella della Fondiaria (+2,65%). Ancora positive Ifi (+1,85%) e Ifil (+2,63%); in controtendenza le Cir (-0,93%) e le Olivetti (-0,60%) che hanno perso terreno nel giorno dell'assemblea di Ivrea. Il ministro del Tesoro Ciampi

Persone citate: Ciampi

Luoghi citati: Ivrea, Milano